
I ragazzi si arrampicano sul Monumento ai Caduti nel cuore di Monza
Monza, 12 marzo 2025 – A cavallo di Carnevale e dei mercatini francesi, hanno imbrattato la base del monumento con scritte a spray nero, hanno schiacciato fiori e pianticelle, si sono arrampicati, hanno danneggiato gli irrigatori, di cui hanno strappato i tubi.
Un danno da centinaia di euro, per i quali il Monumento ai Caduti di piazza Trento e Trieste è stato di nuovo transennato qualche giorno per consentire i lavori di ripristino che, assicura l’assessore Marco Lamperti, saranno effettuati nei prossimi giorni. Le transenne sono state già levate.
Assalti ripetuti
La sicurezza e soprattutto il decoro della piazza centrale di Monza, presa d’assalto dai cosiddetti “maranza” soprattutto, tornano però al centro del dibattito. Massimiliano Longo, ex assessore di Forza Italia e residente proprio a due passi dalla piazza, è amareggiato.
“Sono stati spesi soldi pubblici (50mila euro, ndr) ma il problema non né stato risolto. Riconosco che la situazione è migliorata, ma ancora non basta. Quando arriva la sera i maranza si arrampicano sul monumento, raggiungono la statua dell’Angelo e vanno a suonare la campanella custodita al suo interno: il guaio è che rischiano a lungo andare di danneggiare la statua e di cadere facendosi male”.
Danni alla siepe
Sotto Carnevale parecchi sono saliti sul prato del monumento a giocare danneggiando le piantine e la siepe di Trachelospermum asiaticum (gelsomino stellato asiatico) piantata un anno fa non è cresciuta rigogliosa come sperato e non sono bastate a tenerli alla larga, anche perché “il nome di quelle piante è più lungo del loro gambo” ironizza Longo.
Il problema “maranza“ è tuttavia il vero guaio, fra bullismo e vandalismi. “Scavalcano senza problemi, ai tempi della nostra Giunta (Allevi sindaco, ndr) volevamo mettere una recinzione metallica. Tra l’altro ci sono parecchi ospiti indesiderati che entrano dalla porticina sul retro del monumento, quella dell’uscita di sicurezza dal silos, scendono al primo piano e lo utilizzano per fare cose contrarie al pubblico decoro, se posso usare un eufemismo”.
L’assessore Lamperti difende le scelte della sua amministrazione, “le pianticelle pur ancora basse stanno facendo il loro lavoro, dovevamo far capire che il Monumento non è un giardino pubblico e ci stiamo riuscendo, insieme ai cartelli installati ai bordi del monumento hanno fatto da argine… per fermare i vandali non basta una recinzione. Il problema non sono i ragazzi o i bambini che vanno a mangiare il gelato al sabato pomeriggio, ma appunto i maranza che non si fermano neppure davanti a una barriera…”. E comunque, “quelle recinzioni sarebbero state anche brutte”.