GABRIELE BASSANI
Cronaca

La ricetta nei piccoli comuni? : "Rimboccarsi le maniche"

Il sindaco Matteo Piuri, 49 anni, metà dei quali passati come consigliere, è al secondo mandato "Si fa sempre più fatica, ma si può lavorare bene con le tante persone che hanno a cuore la comunità".

Il sindaco Matteo Piuri, 49 anni, metà dei quali passati come consigliere, è al secondo mandato "Si fa sempre più fatica, ma si può lavorare bene con le tante persone che hanno a cuore la comunità".

Il sindaco Matteo Piuri, 49 anni, metà dei quali passati come consigliere, è al secondo mandato "Si fa sempre più fatica, ma si può lavorare bene con le tante persone che hanno a cuore la comunità".

Cinquant’anni nel 2026, consigliere comunale da più della metà della sua vita, dal giugno del 2024 sindaco al secondo mandato: Matteo Piuri è uno degli ex “ragazzi“ del gruppo di Fabrizio Sala. Sono quelli che sul finire del secolo scorso diedero una impronta nuova alla politica locale, creando la lista civica che ha guidato il paese per 20 degli ultimi 25 anni, sempre sostenuta dal centrodestra. Diplomato all’istituto agrario, dopo avere fatto l’operaio, l’addetto alle vendite e il magazziniere, oggi lavora come agente di polizia locale in un altro comune.

Come si vive a Misinto? "Si vive bene, perché questo è paese che offre stile di vita a misura d’uomo, che consente di muoversi in sicurezza a piedi o in bicicletta, di respirare ancora aria pulita e di godere dei boschi e della campagna: è vero che non ci sono molti servizi (come la stazione, grosse attività commerciali), ma resta una buona vivibilità, motivo per cui molte persone decidono di abbandonare l’hinterland milanese per trasferirsi qui. Succede anche che dopo i genitori magari in pensione, arrivano anche i figli. Qui è ancora forte il senso di comunità e questo è un grande valore aggiunto".

Quali sono i problemi di Misinto? Cosa non le piace. "Il problema principale che cerco di combattere da quando ho deciso di fare il sindaco, è il disinteresse verso le attività e le iniziative del paese. Vorrei che i misintesi, vecchi e nuovi, quando si fa qualcosa, mostrassero maggiore partecipazione. Uno dei problemi più gravi che stiamo affrontando in questi anni è la carenza di medici di base, che con l’aumento della popolazione si avverte in maniera pesante".

Ha uno speciale luogo del cuore a Misinto? "In realtà no. Perché a seconda delle fasi della vita, sono stato prima molto affezionato all’oratorio, poi alla piazza in centro dove abbiamo fatto nascere il Gam E20. Negli ultimi tempi, per forza di cose mi sono affezionato al palazzo comunale dove trascorro gran parte del mio tempo fuori dal lavoro".

Se avesse a disposizione la bacchetta magica, cosa farebbe per Misinto? "Vorrei creare una struttura polifunzionale adatta ad ospitare eventi di natura civica, culturale, ludica, sfruttabile a 360 gradi, per poter fare tante cose diverse, in tutte le stagioni. È quello che più ci manca e dobbiamo sempre adattarci con soluzioni temporanee".

Quali sono le difficoltà di amministrare un piccolo comune? "Anche se un comune è più piccolo, la burocrazia e la complessità degli atti resta la stessa, ed è sempre peggio con gli anni. Chi fa il sindaco in un piccolo comune non può permettersi di farlo a tempo pieno e il comune non può permettersi la struttura di lavoro necessaria ad affrontare tutto quello che viene richiesto. Qui il sindaco o l’assessore deve rimboccarsi le maniche, fare il volontario, collaborare con gli uffici. Ci sono molte responsabilità, non sono paragonabili a quelle di altre cariche istituzionali, che pure possono usufruire di ben altre agevolazioni".

Quale è la ricchezza di un comune piccolo? "Le tante persone che hanno a cuore la comunità, che vogliono fare del bene agli altri. Si fa sempre più fatica ma il sentimento che ci accomuna è molto forte". Ga.Bass.