STEFANIA TOTARO
Cronaca

Arcore, notte di ordinaria follia: la lite in famiglia finisce a coltellate. Ecco cosa è successo in via Casati

Colpisce a collo e addome la compagna e sua figlia: arrestato per tentato omicidio un kosovaro

Una notte di ordinaria follia. La lite in famiglia finisce a coltellate

L’ennesima lite con la compagna finisce a coltellate, quella più grave al collo, ma resta ferita anche la figlia della donna, intervenuta per evitare la tragedia e raggiunta da colpi all’addome. Per questa violenta aggressione avvenuta sabato notte tra le mura di casa i carabinieri hanno arrestato per tentato omicidio il capofamiglia, Dario L., un kosovaro 50enne. Le due vittime, ucraine, sono entrambe in prognosi riservata, ma non sono in pericolo di vita: la madre O., 40enne, al San Gerardo di Monza, la figlia, M., 20enne, al Niguarda di Milano. I litigi in quella famiglia, nella villetta in via Casati a pochi passi dal cimitero cittadino, secondo i conoscenti erano all’ordine del giorno. "Ormai vivevano da separati in casa, lui è un violento e spesso litigavano", dicono alcune amiche delle donne, che ieri hanno aperto casa per cercare il loro gatto, scomparso nel trambusto. Ad aiutarle anche i vicini di casa, che apprezzano le due ucraine e condividono con loro l’amore per gli animali. "Lei è proprio una brava persona, gentile, ma spesso si sentivano delle urla provenire dalla villetta. Litigi continui, ma mai come ieri, quando veramente si è scatenato il finimondo", raccontano. Era da poco trascorsa la una di ieri quando è partito l’allarme, che ha fatto accorrere 6 gazzelle dei carabinieri, i vigili del fuoco, 2 ambulanze, 2 auto mediche e persino l’elisoccorso (nella foto l’intervento in via Casati). La presenza dell’elicottero che sorvolava sulla zona ha attirato l’attenzione di diversi cittadini. L’elisoccorso ha dovuto atterrare in un’area tra il camposanto e il cavalcavia, da cui poi però è ripartito senza trasportare pazienti perché le due donne sono state accompagnate in ambulanza all’ospedale.

I carabinieri della Compagnia di Monza hanno transennato la zona affollata di curiosi e raggiunto l’abitazione, dove hanno trovato il 50enne fuori dalla porta ad attenderli: su ordine del magistrato di turno, il pm Alessandro Pepè, lo hanno arrestato per tentato omicidio. L’uomo, che ha già precedenti specifici, è stato portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, che dovrebbe tenersi domani, alla presenza del difensore già nominato d’ufficio, l’avvocato Enrico Colombo.