
I soccorsi in via Casati (Redaelli)
Arcore, 10 Ottobre 2023 - "Si, le ho aggredite io, ma non ricordo cosa sia successo, ero ubriaco, sono ancora frastornato. Spero che la mia compagna non sia in gravi condizioni e comunque sono stato io a chiamare i carabinieri".
Darius D., kossovaro di 54 anni, ha ammesso di avere accoltellato sabato notte con otto fendenti, il più grave al collo, la compagna ucraina O., 44 anni e anche la figlia ventenne della donna M., nella villetta della donna in via Casati ad Arcore. L'uomo, arrestato in flagranza per tentato omicidio dai carabinieri, stamane è stato interrogato dalla gip del Tribunale di Monza Elena Sechi, alla presenza del suo avvocato, Enrico Colombo, per l'udienza di convalida dell'arresto.
Il pm della Procura di Monza Alessandro Pepè ha chiesto la convalida e la conferma della custodia cautelare in carcere e al momento la difesa dell'indagato non ha presentato richieste alternative. Le due vittime sono entrambe finite in ospedale, la madre in prognosi riservata (ma non versa in pericolo di vita) al San Gerardo di Monza e la figlia al Niguarda di Milano.
I litigi in quella famiglia, secondo i conoscenti, erano all'ordine del giorno. Spesso i vicini di casa sentivano le urla provenire dalla villetta. Ma domenica verso la 1 si è scatenato il finimondo di forze dell'ordine e dei soccorsi con l'arrivo di 6 gazzelle dei carabinieri, i vigili del fuoco, 2 ambulanze, 2 auto mediche e persino l'elisoccorso. Il kossovaro, che risulta incensurato, era fuori ad attenderli, con la compagna stesa a pochi passi per terra in una pozza di sangue.
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