Una casa per i ragazzi “speciali“

Una casa  per i ragazzi  “speciali“

Una casa per i ragazzi “speciali“

Potrebbe aprire a settembre la Casa del “dopo di noi“, destinata alle persone con disabilità quando i familiari non potranno più seguirli. Il progetto è stato ideato dall’associazione Uroburo e curato con la cooperativa Lambro e l’associazione di volontariato QdV. Dopo la battuta d’arresto con il precedente costruttore che non aveva eseguito i lavori a regola d’arte (la vertenza è in tribunale), è stato assegnato un nuovo appalto. "Nel frattempo – racconta Marcello Silvestri, promotore per Uroburo – l’Amministrazione ha partecipato al bando Pnrr e ottenuto un finanziamento di 200mila euro, più altrettanti per il personale educativo, per percorsi di avvicinamento all’indipendenza". La casa è nel cuore del quartiere di Cederna, in via Riva, nell’ex asilo alle spalle della chiesa parrocchiale La Sacra famiglia. Gli interventi sono possibili grazie alle donazioni della Fondazione Cariplo, della Banca d’Italia e alla generosità dei sostenitori tramite l’orto “Grani di Pepe“.

Lo stabile, accanto al centro civico, ospiterà un appartamento protetto sviluppato su due piani dove vivranno otto persone diversamente abili (l’appartamento può anche essere divisibile in due moduli da 4 persone). Ci saranno poi due monolocali da destinare a studenti che - in cambio di un canone calmierato - si renderanno disponibili ad aiutare i vicini più fragili. Il terreno era di proprietà della parrocchia a destinazione agricola, ma abbandonato. Quindi il precedente parroco don Giuseppe lo ha offerto in comodato d’uso gratuito ad Uroburo, già titolare di un orto a chilometro zero. Il ricavato della vendita di zucchine, pomodori e patate, contribuisce alla ristrutturazione della casa “Dopo di noi“.

C.B.