Monza ha un nuovo piano cimiteriale, con un sogno dentro: vedere riconosciuto il cimitero urbano come cimitero monumentale. Poco prima del Natale, il Consiglio comunale ha approvato l’aggiornamento del piano regolatore cimiteriale a cui aveva iniziato a mettere mano già la scorsa Giunta di Dario Allevi. Le novità principali risiedono in alcuni significativi interventi urbanistici per entrambi i campisanti monzesi. Quello di San Fruttuoso verrà allargato oltre l’attuale muro di cinta, mentre il cimitero urbano non avrà bisogno di un’espansione almeno fino al 2034, dal momento che negli ultimi anni sono cresciute di molto le cremazioni.
Qui gli interventi saranno tesi a esaltare il patrimonio monumentale, per permettere al Comune di avanzare la candidatura per l’iscrizione all’Asce (Associazione dei cimiteri significativi in Europa), in cui si trovano iscritti 180 cimiteri monumentali di 23 Paesi europei, tra cui quelli di Milano, Roma, Bologna. Per arrivare a una scenografia più armoniosa verrà spostato l’attuale magazzino nell’area più distante possibile dai visitatori, mentre quella attuale sarà rimodulata per accogliere un famedio con le sepolture di personaggi illustri della città. Nella zona nord est sorgerà un’area verde dove sarà collocato il Bosco delle rimembranze, destinato allo spargimento delle ceneri. Grande novità è anche relativa ai nuovi spazi per sepolture di persone di altre religioni: 1.500 metri quadri all’interno dell’urbano e 500 metri quadri al cimitero di San Fruttuoso. Dare una rinfrescata alla bellezza monumentale del cimitero urbano è quanto stanno chiedendo con passione anche gli attivisti culturali monzesi. L’associazione Amici dei Musei ha redatto un libro illustrato da 120 foto di Alberto Cantù, intitolato “Il Cimitero di Monza-Arte Monumentale“. Progettato da Ulisse Stacchini, il cimitero urbano ospita centinaia di monumenti.
Alessandro Salemi