Un menu speciale. La brigata di PizzAut i ragazzi della luna e i tortellini stellati

Il food sarà preparato dalle associazioni che si occupano di disabilità "Arriveranno da varie regioni e porteranno la loro cucina tipica".

Un menu speciale. La brigata di PizzAut i ragazzi della luna e i tortellini stellati

Un menu speciale. La brigata di PizzAut i ragazzi della luna e i tortellini stellati

Tanto della forza della due giorni di eventi legata al Concertozzo deriva dalla partecipazione attiva non soltanto del Comune di Monza, ma soprattutto di tante associazioni di persone autistiche o diversamente abili, impegnate soprattutto nel servizio di ristorazione e nell’intrattenimento. "Durante l’evento le associazioni si occuperanno del food e del beverage – spiega Nico Acampora, fondatore di PizzAut –. Non siamo infatti presenti solo noi, ma associazioni con persone autistiche da tutta Italia che cucineranno le specialità del loro territorio: la “Sbrisolaut“ di Mantova che proporrà la sbrisolona, “I ragazzi della luna“ di La Spezia che proporranno il pesto ligure, e quelli di “Tortellante“ di Modena che cucineranno i tortellini". "A livello di intrattenimento invece – prosegue –, oltre ai dj set di Facciavista in piazza dell’Arengario il 25, sul palco il 26 si esibirà la banda Rulli Frulli di Finale Emilia, una grande marching band composta anche da ragazzi e ragazze diversamente abili. Rulli Frulli suoneranno sia durante il Concertozzino, nel cambio palco tra una band e l’altra, sia in un loro momento live prima dell’inizio del Concertozzo degli Elio e le storie tese". Ad avere un ruolo centrale inoltre saranno i momenti di riflessione. "Il 25 e il 26 parleremo di cose serie – assicura il presidente di PizzAut –. Ad esempio del fatto che in Italia mancano gli insegnanti di sostegno, per il fatto che pochi lo vogliono fare". Da qui lo spunto politico: "Da noi un tirocinio per diventare insegnante di sostegno costa 4mila euro e se lo devono pagare gli insegnanti stessi. Anche chi è motivato fa fatica a volte a poterselo permettere. Bisogna assumerne di più e fare in modo che non debbano pagarsi i propri studi".

Anche lui come Elio vuole ricommentare - dopo l’intervista concessa a Geppi Cucciari - le parole del generale Roberto Vannacci relative all’idea di classi separate per persone disabili: "Le classi separate sarebbero dei ghetti e i ghetti non fanno bene a nessuno e non aiutano. In una classe mista tutti imparano di più, si instaura una crescita umana e sociale". Poi la precisazione: "La mia non vuole essere una polemica contro un partito politico, ma la risposta a un’uscita sbagliata. Considero positivamente l’operato del ministro alla Disabilità Alessandra Locatelli ad esempio. Queste sono acquisizioni che devono essere trasversali agli schieramenti politici". Lui con la sua attività dimostra a sempre più scuole di tutta Italia quanto l’inclusione sia possibile.

"Da Monza esportiamo un modello – osserva Acampora –. Da noi per più volte al mese vengono a mangiare scolaresche da tutta la Lombardia e anche da altre regioni di Italia, considerandoci ormai una tappa nella visita della città. Questo nostro progetto si chiama “La scuola non è una pizza“: per più giorni alla settimana accogliamo gli studenti, mostriamo il ristorante e diamo vita a momenti di educazione civica". "Finora abbiamo accolto 6mila studenti – dice con una punta di entusiasmo –, provenienti anche da Avellino e da Roma, e adesso abbiamo già un mucchio di prenotazioni per il prossimo anno scolastico". In ultimo l’ambizioso programma per il futuro: "Stiamo lavorando per realizzare 107 truckfood in giro per l’Italia con cui vogliamo dare lavoro a più di 600 ragazzi e ragazze autistici, e non solo, ci tengo a precisare, con autismo ad alto funzionamento, ma anche di medio e basso. Da noi la maggior parte dei lavoratori non ha un autismo ad alto funzionamento".

A.S.