
Un bavaglio ai treni. Da San Rocco al centro in arrivo 14 chilometri di barriere antirumore
Un appalto da 15 milioni di euro per installare barriere fonoassorbenti su 14 chilometri di ferrovia a ridosso della stazione di Monza, in corrispondenza di via Aquileia, fino a via San Gottardo, da qui a sei anni.
Si tratta di una prima fase di lavori, a sua volta divisa in tre fasi: attorno alla stazione, poi attrverso Monza e infine nel quartiere Sant’Alessandro. Per quest’ultima i cittadini caldeggiano i lavori a gran voce dal 2016, ma essendo un intervento nella zona più urbanizzata e complessa, la sua realizzazione è stata lasciata in coda al programma.
Rete ferrovie italiane (Rfi) ha un contratto di programma con il ministero dei Trasporti, per le nuove realizzazioni (barriere, passaggi a livello), ma anche per il risanamento acustico.
Ne hanno parlato Paola Barbaglia (responsabile soppressione Passaggi a livello e risanamento acustico di Rfi), insieme alla project manager Lombardia per il risanamento acustico Livia Balzano e alla responsabile Ambiente Cinzia Giangrande, durante l’assemblea pubblica svoltasi a San Rocco l’altra sera. Sono state approvate le prime 4 annualità su 15, per vedere se nel frattempo migliora il materiale rotabile e diventa più silenzioso. Ma sono stati anticipati gli interventi che sarebbero del quinto anno (che quindi vengono fatti rientrare nel pacchetto da 15 milioni). Si parla cioè di 7 chilometri di barriere realizzabili, più altri 7 anticipati i cui lavori partiranno nel giro di un anno. I lavori dell’appalto in corso riguardano via Aquileia (dal cavalcavia, verso San Rocco) che partiranno per primi, poi quelli sui binari a ridosso della stazione centrale di Monza, in direzione di Milano, fino alla fine di via Gorizia, dove si trova il parco pubblico di via Casati e dove verranno installate barriere trasparenti.
È il primo tratto: il progetto è terminato, finanziato, l’appalto è in corso e i lavori inizieranno a settembre 2024 per terminare a marzo 2030. Verrà collocata una barriera bifacciale, con pannelli opachi o pannelli a vetrata. Sono stati studiati i colori, dal verde, al giallo, all’arancio. Questi ultimi due , come spiega l’ingegnera Barbaglia, sono stati scartati, preferendo quelli verdi, più adatti al contesto abitativo intorno. Poi metro per metro, si valuterà dove mettere pannelli opachi più fonoassorbenti e dove trasparenti, per far passare più luce, ma meno antirumore. Per esempio, in via Aquileia, dal cavalcavia verso San Rocco sono previste barriere opache, essendoci molte case intorno che patiscono da anni il rumore. Il cantiere per l’intervento tra la stazione e via Gorizia avrà il campo base in via Toniolo, per trasportare il materiale tra via Turati e via Casati, per l’installazione. I tecnici hanno avvertito i residenti di San Rocco che anche vicino a via Aquileia ci sarà un piccolo cantiere d’appoggio, nel parcheggio a destra appena prima del cavalcavia. "Questo – ha avvisato Livia Barbano – porterà l’indisponibilità provvisoria di 16 posti auto, che verranno liberati per il 2027. Però abbiamo trovato il modo di lavorare dai binari, salvando gli alberi della piazza. In quella zona verranno installati pannelli fonoassorbenti e antipolvere vicino alle case. Si lavorerà di giorno, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20. Solo dove necessario, si lavorerà di notte sulla ferrovia. Abbiamo cercato di preservare il traffico ferroviario, per non danneggiare i pendolari".
Nota dolente per i cittadini, per realizzare l’opera sarà necessaria un’acquisizione transitoria di alcune parti di proprietà privata. Il processo di acquisizione è già stato reso noto all’albo pretorio della Regione Lombardia, dal 20 maggio 2024, in cui si comunica anche la fascia a ridosso della ferrovia su via Aquileia su cui saranno necessari piccoli espropri definitivi, per collocare le barriere.
I lavori partiranno a settembre per terminare a marzo 2030. I lavori saranno soprattutto sul lato ferrovia, per contenere i disagi esterni per i residenti.