
Sradicati dalla sera alla mattina, resiste solo un quarto impianto protetto dalle telecamere del Comune. L’ex questore Verbicaro striglia l’azienda che li ha installati: "Avevo chiesto di metterli in sicurezza".
Tre totem arancioni predisposti per contenere le postazioni mobili per il rilievo della velocità, sono stati sabotati da ignoti dalla sera alla mattina. Erano in tutto quattro quelli installati dall’amministrazione comunale lo scorso novembre nelle zone in cui di frequente gli automobilisti pigiano il piede sull’acceleratore. Abbattuti nei giorni scorsi uno tra le vie Donizetti e Pascoli, vicino al centro sportivo, e due lungo via Verdi, all’altezza del semaforo e del cimitero. A preservarsi è stato solo quello in via Medici, sulla curva davanti alla statua della Madonna, protetto dall’occhio vigile di una delle telecamere di videosorveglianza del Comune.
"Questi strumenti, installati non per fare multe, ma per obbligare automobilisti o motociclisti a rallentare la loro corsa, non sono di certo amati – dice un uomo di esperienza come il sindaco Antonio Verbicaro, già questore a Lecco –. Proprio per questo motivo, essendo a conoscenza di diversi episodi accaduti nel Veneto, dove gli autovelox vengono scollegati con un flessibile o con poca fatica, avevo chiesto personalmente all’azienda che li ha posizionati di trovare un punto adatto e di metterli in sicurezza, per evitare questi atti vandalici".
"Per 40 anni ho lavorato nella Polizia di Stato con mansioni a 360 gradi, quindi conosco bene queste situazioni – ricorda Verbicaro –. Purtroppo anche se ci sono delle regole, i malintenzionati trovano sempre il modo di aggirarle o danneggiare la proprietà privata o pubblica. Ora l’azienda li reinstallerà in un punto più idoneo in modo che chi vuole fare un atto vandalico sia impossibilitato. Nel contempo, i carabinieri stanno visionando le telecamere per arrivare a coloro che hanno provocato i danni. Da quando li abbiamo istallati, abbiamo meno automobilisti che vanno veloci. Per noi questo è un grande risultato per la sicurezza di tutti".
Gli autovelox totem (anche noti come velo OK) sono colonnine arancioni o blu che possono contenere dispositivi di rilevazione della velocità o fungere da dissuasori. Nel 2018, il ministero dei Trasporti ha dichiarato non omologati gli autovelox fissi all’interno di questi totem, ma molti comuni continuano a utilizzarli come deterrente: in giorni ed orari definiti dalla polizia locale, i dispositivi vengono attivati e segnalati da apposita cartellonistica e presenza dell’auto di servizio dei vigili. La distruzione di un autovelox è considerata un illecito. Ora i totem saranno istallati a prova di flessibile o atti vandalici dei soliti ignoti, che le forze dell’ordine si augurano di trovare.