Tv e vasche nella discarica clandestina

A Desio, i carabinieri hanno scoperto un deposito abusivo di rifiuti speciali. Il Comune ha emesso un'ordinanza per ripristinare l'area e richiede un piano di gestione entro 30 giorni.

Tv e vasche nella discarica clandestina

Tv e vasche nella discarica clandestina

Un’attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Accanto a delle strutture irregolari. Rifiuti e abusi, un cocktail potenzialmente micidiale per il territorio che a Desio si conosce benissimo. Soprattutto nelle periferie. Come in via Ferravilla, che qualche anno fa fu battezzata “la via degli abusi“. E proprio qui i carabinieri della Forestale della stazione di Carate Brianza hanno scoperto un deposito incontrollato di rifiuti speciali, non pericolosi, derivanti da attività edile, consistenti principalmente in macerie, cavi elettrici, caldaie, rottami, imballaggi, pneumatici, infissi, vasche da bagno, televisori, stufe a pellet, rifiuti, sanitari. Quintali di materiale. Dopo il rinvenimento, è stato chiesto un sopralluogo all’ufficio tecnico del Comune che ha accertato recinzione e cancello abusivi a delimitare l’area contenente i rifiuti. L’area del deposito dei rifiuti è stata sottoposta a sequestro probatorio. L’ipotesi di reato è quella di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Una prima ordinanza sindacale di ripristinare lo stato dei luoghi originari, a destinazione agricola, con abbattimento delle opere abusive e pulizia e smaltimento dei rifiuti, è già caduta nel vuoto. In questi giorni il Comune è tornato alla carica, ordinando "di provvedere con la massima urgenza e comunque entro 30 giorni alla presentazione a questo Ente di un Piano di Gestione dei rifiuti, con caratterizzazione dei rifiuti, quantificazione stimata e con indicazione delle società individuate per la rimozione, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti stessi". Una volta ottenuto il via libera, i privati dovranno procedere con la bonifica dell’area. Se i privati non dovessero ottemperare all’ordinanza, ci penserà il Comune, rivalendosi poi nei confronti degli stessi.

Alessandro Crisafulli