
Dalle donne e i giovani del delivery al sessantunenne che riparte con le consegne in auto "È molto importante instaurare un rapporto di collaborazione con le forze dell’ordine" .
Per chi ogni giorno è sui sellini della a bici o del motorino a girare per le vie della città per consegnare pasti a chi ordina in take-away, anche nel gelo e nelle intemperie, è importante che alla parola tenacia si affianchi quella della sicurezza. Per questo tutti e 20 i rider partecipanti al corso di formazione della polizia locale di Monza si sono detti contenti di questa iniziativa. "Noi che guidiamo lo scooter o l’auto abbiamo il dovere di conoscere il Codice della strada, anche nei suoi ultimi aggiornamenti – dice il rider monzese Alberto Braghieri – ma questo corso è comunque utile per avere chiarimenti, indicazioni per le situazioni d’emergenza e per tutti coloro che usano la bicicletta. Apprezziamo che l’azienda faccia questo tipo di formazione".
Oggi tra le tre principali piattaforme di consegna attive in Italia, Just Eat è l’unica ad aver assunto i rider, partendo proprio da Monza nel 2021, come propri dipendenti pagati ad ore e non a consegna. Just Eat oggi è di fatto l’unica ad offrire un contratto con tutele e indennità riconosciute, e questo è apprezzato dai suoi lavoratori. "Nel tempo, grazie alla collaborazione coi sindacati, si è lavorato anche molto sulla sicurezza", continua il quarantaseienne Braghieri, che da tre e anni e mezzo è in forza all’azienda con le sue 39 ore settimanali. Come lui, si dice grato anche Massimo Mariani, di 61 anni, che dopo 30 anni di guida come autista e parecchi altri anni di lavoro nella gestione del bar della sede della Forti e Liberi, ha trovato in Just Eat una nuova opportunità lavorativa. "Sono davvero felice di lavorare qui da settembre – commenta il rider –. Faccio le consegne in auto tra Monza, Lissone, Desio e ritengo che instaurare un rapporto di collaborazione con le forze dell’ordine sia molto importante per noi che viviamo le difficoltà del traffico in maniera intensa ogni giorno".
Tali criticità le vivono in particolar modo i ciclisti, anche se non cambia in loro la soddisfazione per la posizione che coprono. "Io lavoro in Just Eat da 3 anni e mezzo e mi trovo bene – dice Simona Sala, una delle due sole rider donne di Just Eat a Monza –. Le difficoltà sono dovute più che altro alle condizioni del manto stradale, spesso precario sia nel tratto principale che nelle piste ciclabili. Non sempre poi è facile il rapporto con gli automobilisti. Ci sono quelli molto gentili e prudenti, ma ce ne sono anche tanti che si distraggono con i cellulari, e a volte anche le soste selvagge sono un problema per noi".
L’altra donna attiva in forza a Monza, Lusiné Gabriela Ana, trentanovenne di origine moldava, ha parlato invece delle difficoltà del traffico della sera in auto, che la costringe spesso a lasciare il veicolo lontano dalla casa di destinazione e a fare lunghi tratti a piedi per la consegna.
A.S.