DARIO CRIPPA
Cronaca

Truffe online, il falso sms dalla banca e il finto agente di polizia: conto svuotato

A lanciare l’allarme la Questura: in azione intere batterie di malintenzionati. “Clonano messaggi e chiamate”. L’avvertimento: mai inviare soldi o password

Gli agenti della Questura di polizia di Monza hanno ricevuto diverse segnalazioni di truffe e invitano i cittadini alla massima prudenza: “Mai inviare somme di denaro e contattare subito le forze dell’ordine”

Gli agenti della Questura di polizia di Monza hanno ricevuto diverse segnalazioni di truffe e invitano i cittadini alla massima prudenza: “Mai inviare somme di denaro e contattare subito le forze dell’ordine”

Monza, 6 marzo 2025 –  Di un paio di casi avevamo scritto anche noi, altri episodi emergono fra le segnalazioni e le denunce ricevute nell’ultimo periodo dalla Questura di polizia di Monza e Brianza. C’è una nuova truffa insidiosa che colpisce normali correntisti bancari con delinquenti che, spacciandosi per finti poliziotti od operatori della banca, arrivano a derubare tanti comuni cittadini.

“Dall’analisi delle denunce sporte nell’ultimo periodo – fanno sapere dalla Questura – emergono nuove e particolari modalità di truffe telefoniche commesse da parte di malviventi che, celandosi dietro al racconto di essere poliziotti, carabinieri o incaricati pubblici o di servizi bancari, sottraggono ingenti somme di denaro”.

Utilizzando sofisticate tecniche di ingegneria informatica per generare in modo fraudolento chiamate provenienti apparentemente da servizi di emergenza, questure o carabinieri, guardia di finanza o polizia locale, o anche da istituti bancari. Molto spesso questi malviventi inviano a moltissimi numeri di telefono un messaggio studiato nei minimi particolari cercando di far leva sulle paure delle vittime, per poi indurli a effettuare bonifici bancari su conti a cui i malviventi hanno accesso.

Spesso, “questi messaggi appaiono provenire dalla propria banca o da banche affiliate, ovvero da Uffici Pubblici o finanche dalle forze dell’ordine e parlano di truffe in atto sul proprio conto corrente con immediata sottrazione di tutti i soldi presenti, chiedendo alla vittima di contattare immediatamente il numero di telefono indicato nel messaggio per evitare che il “finto reato” venga portato a definitivo compimento”. Le vittime, impaurite e fidandosi del messaggio, contattano il numero di telefono indicato a cui risponde un complice che, con grande arte oratoria e spacciandosi per un poliziotto, un carabiniere o un dipendente pubblico o di una banca, riesce a carpire la fiducia della vittima inducendola a effettuare un bonifico. In uno degli ultimi episodi segnalato alla Questura la vittima ha ricevuto un sms apparentemente proveniente dalla propria banca dove veniva informato che sul proprio conto corrente era stato appena disposto un bonifico di un’ingente somma di denaro e, per bloccarla, avrebbe dovuto contattare il numero di telefono indicato nel messaggio stesso. L’uomo, nella paura di perdere il proprio denaro, aveva così chiamato il numero di telefono indicato, alla cui chiamata aveva risposto un finto poliziotto, che gli aveva raccontato che il proprio conto corrente era stato oggetto di truffe e stava per essere completamente svuotato. A meno che avesse effettuare un bonifico su un altro conto per mettere al sicuro il denaro...