Tripolina, l’impresa di Giovanni dalle dune del deserto a Monza

Fuggì dopo il golpe di Gheddafi e si rifugiò in Brianza dedicando nel 1971 la sua officina alla capitale della Libia

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Ha avuto la forza e la capacità di ricominciare e di avviare nuovamente a Monza quell’attività che gli aveva dato benessere e tante soddisfazioni in Libia. Ripartendo da zero. Giovanni Tedesco, 85 anni, fondatore e titolare dell’officina carrozzeria Tripolina di Monza, appartiene a una generazione temprata dai sacrifici e fortemente motivata dall’attaccamento al lavoro. "La vita – spiega – mi ha insegnato a non arrendermi mai. Anzi, uno deve sempre cercare di migliorarsi". Un obiettivo che Tedesco, nato a Roncade in provincia di Treviso, ha sempre inseguito. La sua azienda, operativa dal 1971 a Monza in via Silvio Pellico, si chiama Tripolina in ricordo della precedente carrozzeria che aveva fondato e gestito a Tripoli, in Libia, già colonia italiana. Qui aveva iniziato con successo un’attività autonoma.

Un traguardo quasi inevitabile per un tipo intraprendente come Giovanni, partito dal Veneto a soli 8 mesi di età, primogenito di papà Primo e mamma Maddalena, con destinazione Libia, meta di tanti italiani che cercavano in Africa certezze e un lavoro. La famiglia Tedesco si ferma dapprima a Bengasi in Cirenaica e lavora nell’agricoltura. Ma il piccolo Giovanni inizia già a pensare un po’ più in grande. Quando la famiglia si trasferisce vicino a Tripoli, lavora come giovanissimo apprendista in un’officina. Un indispensabile praticantato che gli darà modo, a soli 20 anni, di aprire una carrozzeria-officina. Giovanni è il “motore“ di un’attività che progressivamente si espande, grazie anche alla collaborazione del fratello Silvio e del cognato Pietro Tessuti. Con loro e con l’amico Renzo Moro prende pure parte al rally Tripoli-Tobruk-Tripoli. L’officina del futuro monzese schiera tre vetture e conquista il terzo posto. Tutto, però, cambia drammaticamente dopo il colpo di stato di Gheddafi. Gli italiani devono abbandonare precipitosamente la Libia, lasciando tutti i beni, frutto di tanti sacrifici. L’evento costringe Giovanni Tedesco ad anticipare forzatamente i progetti di un ritorno in Italia. Nel 1970 Giovanni, la moglie Irma e il figlio Tiziano arrivano a Monza.

"Avevamo – ricorda Tiziano – dieci sterline libiche a testa". Nel 1971 Tedesco ristruttura un capannone dismesso in via Pellico e inizia la sua nuova impresa. Il nome Tripolina glielo consiglia l’amico Battista Lanzanova. L’attività ora è gestita dai figli Tiziano, Tatiana e Tania e dalla nipote Loredana. A settembre Confartigianato ha premiato gli oltre 50 anni di attività dell’azienda con il riconoscimento Apa Confartigianato Motori. "L’unità della nostra famiglia – aggiunge Giovanni Tedesco – è stata fondamentale. E sono pure convinto del fatto che uno non debba mai lamentarsi e nemmeno piangersi addosso".