
Al San Gerardo di Monza presentato il maxi piano di ampliamento e ristrutturazione. Pronti i fondi della Regione. Il presidente Claudio Cogliati: "Intervento strategico".
Sarà pronto a fine 2030 il nuovo Pronto soccorso dell’ospedale Irccs San Gerardo di Monza. A dicembre 2024, quando l’assessore regionale Guido Bertolaso era venuto a Monza per celebrare gli 850 anni dalla fondazione del nosocomio, il presidente Claudio Cogliati aveva chiesto un supporto per l’ampliamento e riqualificazione del reparto, risalente alla seconda metà degli anni ‘80. Galeotto fu San Gerardo. Subito dopo, il Pirellone ha approvato il programma straordinario di investimenti in Sanità, destinando 30,5 milioni di euro per l’ampliamento del Pronto Soccorso del nosocomio monzese. Intanto a fine estate 2026 finiranno i lavori per il completamento del monoblocco. Progettazione tecnico economica, progetto esecutivo e affidamento lavori prenderanno 24 mesi (da fine dicembre 2024), altri 45 mesi occorreranno per i lavori e collaudi. "Un intervento strategico - sottolinea il presidente Cogliati - per migliorare la sicurezza e per far fronte alle necessità strutturali e tecnologiche. Dobbiamo rispondere alle esigenze sanitarie conseguenti alla diversa tipologia di pazienti che afferiscono al Pronto Soccorso e alle mutate necessità di presa in carico degli stessi". Nel 2024, si sono rivolti al Ps dell’ospedale di Monza 103.946 pazienti, in crescita rispetto ai 101.381 del 2023. È il più richiesto della Lombardia, insieme all’Ospedale Niguarda, e fra i più attivi in Italia. Nel 2024, l’eliambulanza è atterrata 153 volte. È prevista la realizzazione di un nuovo edificio, che si estenderà su una superficie di oltre 7.900 metri quadrati, su due piani, con gli altri fabbricati complanari, su una superficie coperta di circa 1.800 metri quadri per il piano terra e circa 700 metri quadri per il primo piano, oltre a 250 metri quadrati di area verde e 850 di copertura e spazi tecnici.
Il nuovo edificio sarà collegato all’elisuperficie con un percorso pedonabile. Così i pazienti che arrivano in elicottero saranno subito trasportati in barella in reparto, senza bisogno di ambulanze. La riqualificazione e la ristrutturazione degli edifici dell’attuale Pronto soccorso verranno sviluppate in 4 fasi, con integrazione di apparecchiature di alta tecnologia. Quindi, accoglienza e attesa saranno ricalibrate sul flusso attuale dei pazienti: sarà predisposta un’area di attesa per i pazienti pediatrici, gli spazi saranno definiti per tipologia di pazienti con sviluppo di percorsi per complessità, invece che per patologia. Ci sarà una pensilina di arrivo per chi accede con mezzi propri. L’area triage (prima valutazione) verrà adeguata e ridefinita in termini di disposizione, con ambulatori per la presa in carico precoce. Ci saranno aree a differente intensità di cura (alta, media, bassa), l’incremento dei posti letto Obi (Osservazione breve intensiva) da 9 a 20 per adulti e la creazione di 4 posti letto per l’Obi pediatrica. Sarà predisposta un’area per pazienti psichiatrici adulti/adolescenti, per il fine vita e per situazioni particolari di presa in carico multispecialistica (per esempio pazienti molto anziani). È prevista la realizzazione di una sala operatoria ibrida con angiografo e predisposizione di diagnostica radiologica (Tac scheletrica, ecografo) dedicata e vicino all’area dei codici rossi. "Le assunzioni di personale andranno di pari passo", assicura il presidente. Oggi lavorano in Pronto soccorso 33 medici, 58 infermieri e 30 operatori di supporto.