Tre pusher arrestati, 18 bivacchi smantellati: la lotta non si ferma

Per tutto il mese di aprile, la zona boschiva del Parco del Lura e più in generale la fascia al confine tra le province di Como e Varese, sono state protagoniste dell’ennesima azione di contrasto allo spaccio di stupefacenti organizzata su vasta scala. Una iniziativa che è andata a incrementare l’attività quotidiana di controllo e repressione. Una battaglia continua, che non riesce a debellare un mercato sempre più fiorente, alimentato da centinaia di clienti che si approvvigionano nei boschi, dove lo smercio è gestito da nordafricani.

La continua richiesta di intervento alle forze di polizia da parte dei cittadini e degli amministratori pubblici, anche a fronte della crescente impossibilità di vivere gli spazi aperti offerti dalle aree boschive, ha spinto i carabinieri a organizzare, tra l’8 e il 30 aprile, una serie di servizi coordinati, impiegando anche i militari di 34 Squadroni Cacciatori eliportati di Calabria, Sicilia, Puglia e Sardegna - preparati per operare in zone impervie e boschive - e 6 unità cinofile del Nucleo carabinieri di Casatenovo, che hanno affiancato 35 pattuglie delle stazioni di Appiano Gentile, Olgiate Comasco, Mozzate, Lomazzo, Inverigo, Lurate Caccivio, Faloppio. Oltre alla replica di questi servizi anche a maggio, con le diverse autorità locali è stata condivisa l’esigenza di programmare ulteriori attività, in modo integrato, e iniziative che possano consentire il monitoraggio da remoto delle aree più critiche: i parchi Pineta, del Lura e Sorgenti Lura.

Ad aprile sono stati arrestati tre spacciatori di origine maghrebina e smantellati 18 bivacchi. Sono stati sequestrati due machete e due coltelli, 40 grammi di eroina, 23 di cocaina, 166 di hashish e 15 di sostanza da taglio, denaro contante per 3.000 euro e 4 bilancini di precisione. Sotto sequestro anche 7 telefoni cellulari, 3 tende canadesi, materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi di droga e numerosi capi di abbigliamento abbandonati nei bivacchi.

Paola Pioppi