
Monza, il consigliere Arbizzoni si fa portavoce in aula di diverse segnalazioni
Siringhe, bottiglie rotte, fazzoletti sporchi di sangue e persino feci umane. È questo lo scenario denunciato da alcuni frequentatori dell’area cani di via Adigrat. Le segnalazioni, anche di altri casi (con cani talvolta finiti dal veterinario per ferite o ingestione di sostanze sconosciute), sono arrivate sul tavolo del Consiglio comunale grazie all’intervento del consigliere di Fratelli d’Italia Andrea Arbizzoni. "Da tempo – dichiara Arbizzoni – alcuni proprietari che frequentano le aree cani di Monza mi segnalano situazioni di degrado e incuria. Chiedo se vengono effettuate pulizie periodiche, se si procede alla rimozione di materiali pericolosi e chi se ne occupa. Parliamo di vetri, bottiglie rotte, siringhe, oggetti che possono mettere a rischio la salute degli animali. Vorrei anche sapere a chi è affidato il servizio e quali sono gli orari di apertura di questi spazi". Pronta la replica dell’assessora alle Tutele ambientali e al Benessere animale, Arianna Bettin, che ha confermato l’esistenza di un piano di pulizia regolare e di una campagna di sensibilizzazione avviata nelle ultime settimane. "Abbiamo predisposto una nuova segnaletica all’interno delle aree cani – spiega – e avviato un’attività informativa rivolta ai proprietari. I riscontri sono positivi: la raccolta dei rifiuti nei cestini è migliorata. Ma si può sempre migliorare e resta fondamentale il contributo dei cittadini con segnalazioni puntuali e dettagliate, anche per poter coinvolgere la polizia locale".
Bettin ha inoltre sottolineato come siano giunte segnalazioni relative all’uso improprio delle aree, talvolta occupate in modo prepotente o abusivo. Attualmente le aree cani sono sedici: da via Fiume a via Adigrat, passando per San Fruttuoso, via Modigliani e via Borsa. In questi spazi i cani possono muoversi liberamente, purché sotto la vigilanza del proprietario. L’accesso è regolamentato da un apposito documento approvato nel 2018 dall’amministrazione Allevi. Il regolamento stabilisce che i cani devono essere dotati di microchip, iscritti all’anagrafe canina e in regola con vaccinazioni e trattamenti antiparassitari. I proprietari sono inoltre tenuti a raccogliere le deiezioni, chiudere i cancelli, avere guinzaglio, museruola e sacchetti igienici. Pena, sanzioni che variano da 50 a 500 euro.
A.S.