
Fiore all’occhiello del corpo degli Alpini della sezione di Monza, l’unità di protezione civile non perde occasione per dimostrare il suo valore. Proprio nella giornata di ieri, alla sede operativa del 2° raggruppamento a Cesano Maderno, c’è stato l’incontro di gruppo che ha fatto il punto delle attività svolte nel 2023. È stato un anno difficile, che ha visto colpiti da gravi eventi atmosferici e calamità naturali diversi luoghi d’Italia, tra cui Monza e la Brianza, al centro dei nubifragi di luglio. Qui, come prima in Emilia e poi in Toscana, gli Alpini della protezione civile sono stati in prima linea per l’intervento. "Noi come gruppo abbiamo partecipato alle grandi attività di soccorso nazionali e locali – ha spiegato il coordinatore dell’unità protezione civile della sezione Alpini di Monza Danilo Cereda –. Possiamo vantare di circa 60 volontari qualificati, anche se quelli operativi di fatto, di volta in volta, sono circa una trentina. Intervenire nelle emergenze è ciò che ci contraddistingue di più, ma non facciamo solo questo – ha continuato –. Ad esempio abbiamo dato supporto per il concerto di Bruce Springsteen al Parco di Monza e facciamo tanto volontariato, come confezionare pasti per i poveri".
"L’unità è attiva dal 1989 – ha concluso il coordinatore – e sempre ha preso parte nell’intervento per le calamità più gravi, come il terremoto dell’Aquila o quello in Emilia di 11 anni fa. Quando mi sono insediato io 4 anni fa c’è stato il Covid. Non dimenticherò mai i 90 giorni in cui preparavamo 300 pasti al giorno per operatori sanitari e forze dell’ordine. Ricordo che il giorno di Natale portavamo ancora in giro i pasti".
A.S.