REDAZIONE MONZA BRIANZA

"Subito le Zone 30 per rallentare il traffico"

I cittadini del quartiere Libertà a Monza chiedono misure per ridurre la velocità delle auto. L'assessora annuncia interventi, ma i residenti si sentono trascurati dall'Amministrazione.

I cittadini del quartiere Libertà a Monza chiedono misure per ridurre la velocità delle auto. L'assessora annuncia interventi, ma i residenti si sentono trascurati dall'Amministrazione.

I cittadini del quartiere Libertà a Monza chiedono misure per ridurre la velocità delle auto. L'assessora annuncia interventi, ma i residenti si sentono trascurati dall'Amministrazione.

Auto che sfrecciano a tutta velocità nelle vie interne del quartiere Libertà. Da tempo i cittadini e la Consulta di quartiere chiedono che vengano prese misure per ridurre la velocità, istituendo zone con velocità ridotta a 30 chilometri orari, con dossi e restringimenti di carreggiata che costringano gli automobilisti a rallentare. I residenti hanno rifatto presente il problema all’assessora Irene Zappalà, che ha annunciato che "dovrebbero partire nei prossimi mesi una serie di misure di rallentamento con passaggi a raso e riduzione di carreggiate nelle strade adiacenti alla Chiesa di Cristo Re (via Parmenide, Tolomeo, Amudsen, Modorati, Negrelli). "Fra le osservazioni al Piano urbano per la mobilità sostenibile – ricorda Giuseppe Bergamelli, vicecoordinatore di Consulta – avevamo posto anche questo problema. Lì c’è anche una scuola elementare e la zona diventa super congestionata tra le 8.15 e le 8.45. Bisognerebbe anche trovare strumenti per rendere più appetibile per le famiglie accompagnare i bimbi a scuola a piedi e non in auto, ma questo è un altro problema". I cittadini hanno anche fatto osservare che in quelle vie passa il pullmann, quindi non è molto razionale fare una Zona 30 e poi lasciar passare il bus, ma qualcuno ha anche obiettato che bisogna pur muoversi. Resta comunque il fatto che i cittadini si lamentano di essere trascurati dall’Amministrazione: "Molte segnalazioni cadono nel vuoto". Anche se l’assessora ricorda che "esistono appositi portali tematici in cui i cittadini possono segnalare i vari disservizi riscontrati sul territorio", dalla raccolta rifiuti all’illuminazione pubblica alle condizioni delle strade. Su quei portali "tutte le osservazioni vengono registrate, numerate e i cittadini possono vedere lo stato della loro segnalazione con presa in carico o meno".

Qualche anno fa era nato a questo proposito un profilo su uno dei più noti social, proprio per le segnalazioni, ma l’assessora ha fatto notare che "con i numeri risicati del personale degli enti pubblici è meglio se vengono utilizzati per i propri compiti specifici e non per tenere monitorati i social, anche se poi lo fanno ugualmente". "Il Comune deve interagire con i social media – osserva un signore –, anche per zittire i cosidetti leoni da tastiera che inveiscono sentendosi protetti dallo schermo". Per qualcun altro, "per il controllo di vicinato è più utile avere apposite piattaforme e sapere che la propria segnalazione è registrata".

C.B.