GABRIELE BASSANI
Cronaca

Mensa scolastica più cara: la protesta dei genitori

Cesano, il buono pasto più salato è legato al nuovo appalto per il servizio. Le famiglie scrivono al Comune e chiedono misure di sostegno economico

L’aumento del costo della mensa scolastica ha scatenato la reazione dei genitori

L’aumento del costo della mensa scolastica ha scatenato la reazione dei genitori

Cesano Maderno (Monza e Brianza) – Ci sono circa 830 firme a corredo di una “richiesta urgente di intervento sul costo del servizio mensa scolastica” protocollata l’altro giorno in Comune e indirizzata al sindaco Gianpiero Bocca, all’assessore all’Istruzione, a dirigente di settore e direzione didattica. Sono genitori preoccupati dall’aumento del buono pasto che entrerà in vigore con il prossimo anno scolastico, con un balzello nominale di 1,90 euro e il passaggio da 4,80 a 6,70 euro a pasto, su cui però sono state poi introdotte riduzioni su base Isee e fasce rimodulate, che portano l’aumento reale, tra i 47 centesimi e 1,30 euro a secondo della fascia di appartenenza. Un aumento legato alla nuova gara d’appalto che si è resa necessaria alla scadenza, dopo otto anni, della precedente, che si carica quindi di tutti gli aumenti di costi registrati.

Nella lettera depositata in Comune si fa riferimento alle “famiglie escluse dalle fasce Isee agevolate, fasce che come ipotizzate risultano non abbastanza inclusive da riflettere le effettive condizioni economiche dei cittadini nella realtà quotidiana, senza sottacere poi il fatto che sembra non siano state previste agevolazioni per le famiglie con più figli utilizzatori della mensa”, si legge infatti nella lettera dei genitori. 

Le richieste avanzate sono tre nel dettaglio: valutare l’attivazione urgente di misure di sostegno economico generalizzato, finalizzate ad alleggerire i costi del servizio mensa per tutte le famiglie utenti; verificare la possibilità di rivedere i termini dell’appalto o aprire un dialogo con la ditta affidataria, al fine di contenere i costi per l’utenza, istituire un tavolo di confronto con le rappresentanze genitoriali e scolastiche per garantire trasparenza e coinvolgimento nella gestione di un servizio così rilevante”.

Il sindaco Gianpiero Bocca replica: “Certamente daremo riscontro a queste richieste dei genitori, fermo restando che abbiamo già fatto tutto il possibile per ridurre al minimo l’impatto di questi aumenti per i cittadini di Cesano Maderno e che le scelte sono vincolate al bilancio 2025. Certo è che per i non residenti in città l’aumento può essere particolarmente gravoso, ma non possono pretendere che sia pagato con le tasse dei cittadini di Cesano Maderno. Potrebbero però chiedere al loro Comune di residenza un contributo per il buono pasto utilizzato altrove, come già qualche municipio sta facendo”.