GABRIELE BASSANI
Cronaca

Salasso nel piatto della mensa. A Cesano rincaro di 2 euro a pasto: "È il prezzo migliore ottenuto"

Il Comune corre ai ripari alzando il tetto dell’Isee per gli sconti e raddoppiando i contributi, ma è polemica

A Cesano è scaduto il vecchio contratto e con il nuovo operatore si passerà dagli attuali 4,80 a 6,70 euro a pasto consumato

A Cesano è scaduto il vecchio contratto e con il nuovo operatore si passerà dagli attuali 4,80 a 6,70 euro a pasto consumato

Da settembre la mensa scolastica subirà un aumento significativo, passando dagli attuali 4,80 a 6,70 euro a pasto consumato. L’aumento è dovuto alla scadenza del contratto decennale e alla nuova gara d’appalto che ha portato ad un cambio di fornitore e a prezzi decisamente più alti rispetto a quelli del 2015. L’Amministrazione comunale ha introdotto degli accorgimenti per cercare di ridurre l’impatto dell’aumento sulle famiglie, ma le opposizioni parlano di una "stangata", un "salasso", per i genitori in particolare che hanno più di un figlio che dovrà usufruire della mensa scolastica. A scagliarsi contro l’aumento è stata in particolare la Lega, con Marina Romanò che ha parlato di un "rincaro pesantissimo che mette in difficoltà le famiglie, quando invece dovrebbero essere aiutate". Posizioni condivise anche dalle altre forze d’opposizione che hanno votato contro la delibera di consiglio che va a rimodulare le fasce Isee, per estendere la platea degli aventi diritto alle riduzioni. Gli sconti vanno dal 5,5% per chi ha un Isee dai 35 ai 45mila euro, fino al 70% per chi ha Isee sotto i 6500 euro.

"Le tariffe erano bloccate da 10 anni grazie al precedente contratto, che però ora è scaduto – spiega il sindaco Gianpiero Bocca –. Nel frattempo in questi dieci anni tutti i prezzi sono aumentati e alla gara d’appalto questo è il prezzo migliore che abbiamo ottenuto, peraltro con un cambio di fornitore e in linea con il mercato attuale. L’impegno economico per andare incontro alle famiglie passa dai 233.585 euro dell’attuale anno scolastico a 401mila del prossimo. Se il Governo smettesse di tagliare fondi ai comuni, magari troveremmo i soldi per arrivare persino a dare i pasti gratis a scuola".