ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Sorpresa nel cantiere della Bellani. Emergono macerie sporche: i costi salgono di 4,45 milioni

Imprevisto nella realizzazione della nuova scuola, 22.500 tonnellate di terreno miste a scorie metalliche. Il sindaco Paolo Pilotto: "Vogliamo un edificio salubre e sicuro", la bonifica durerà circa quattro mesi.

La conclusione dei lavori rimane confermata per marzo 2027, la Bellani avrà 21 aule

La conclusione dei lavori rimane confermata per marzo 2027, la Bellani avrà 21 aule

In cantiere, le sorprese sono dietro l’angolo. È il caso della scuola media Bellani, dove i lavori per la realizzazione del nuovo edificio scolastico si sono imbattuti in 22.500 tonnellate di terreno miste a scorie metalliche, residui delle attività industriali degli anni ’60, epoca in cui il quartiere si sviluppava attorno a fonderie, vetrerie, impianti che impiegavano ferro, piombo, zinco. Scarti allora ritenuti innocui, oggi classificati invece come rifiuti speciali non pericolosi, ma da rimuovere. Così, mentre proseguono le operazioni di demolizione dell’edificio esistente, prende forma un piano straordinario di bonifica: un intervento tecnico complesso che farà lievitare il costo dell’opera da poco meno di 10 a 13.907.550 euro, con un incremento di 4,45 milioni. "Vogliamo una scuola nuova, moderna, ma anche sicura e salubre", spiega il sindaco Paolo Pilotto, che ieri ha effettuato un sopralluogo sul cantiere insieme al vicesindaco Egidio Longoni e all’assessore ai Lavori pubblici Marco Lamperti. Le operazioni di bonifica inizieranno a settembre e si protrarranno per circa quattro mesi. Saranno accompagnate da rigorose misure ambientali: impianti per l’abbattimento delle polveri, lavaggio pneumatici per i camion in uscita (saranno circa 900, una decina al giorno), pese per la tracciabilità dei materiali e ditte specializzate per la rimozione dell’amianto ancora presente in alcune porzioni del vecchio edificio. L’area da bonificare misura 2.350 metri quadri.

Nel frattempo, si lavorerà alla demolizione del corpo della scuola che va verso il campo sportivo, dove sono emerse fessurazioni strutturali e un’inclinazione del pavimento fino a 12 centimetri, segni evidenti dell’instabilità del sottosuolo. Poi, in contemporanea alla bonifica del sottosuolo, si demolirà il corpo con le aule che si affaccia su via Pascoli. "Questi rilievi confermano quanto fosse importante ripartire da zero - commenta Lamperti -. Abbiamo agito in anticipo trasferendo in tempo utile gli studenti al plesso Citterio. Ora possiamo ricostruire la nuova Bellani in condizioni di piena sicurezza". L’intervento prevede la realizzazione di un muro berlinese profondo 10 metri, realizzato con micropali e tiranti, che delimita e sorregge l’area oggetto di scavo. In parallelo, prende forma la nuova scuola: due corpi di fabbrica sfalsati, orientati nord-sud, collegati centralmente da un corpo scale-ascensore, e due blocchi di servizio alle estremità. Il blocco sud collegherà la nuova struttura alla palestra esistente, da poco riqualificata. La nuova Bellani avrà 21 aule da 25 studenti, mensa per 90 alunni, laboratori di musica, arte e informatica, una biblioteca diffusa, spazi per il sostegno, aula conferenze da 160 posti (accessibile anche dall’esterno), e i servizi per personale e studenti. La conclusione dei lavori rimane confermata per marzo 2027. L’importante sovraccosto non ha colto impreparata l’Amministrazione, che ha attinto all’attuale quadro economico e al fondo rischi potenziali, a cui aggiungerà un nuovo mutuo per una variazione di bilancio di circa 1,1 milioni. "È un investimento importante, ma doveroso - sottolinea il sindaco -. Stiamo costruendo un edificio su un suolo adeguato che non causi, nel tempo, danni e criticità alla struttura".