Seregno, giovane morto carbonizzato: l’autopsia per dargli un nome. Video esclude il suicidio

Si tratterebbe di un 19enne dell’Est Europa. La mamma lo avrebbe riconosciuto dalle immagini delle telecamere

L'intervento dei Vigili del Fuoco (Archivio)

L'intervento dei Vigili del Fuoco (Archivio)

Seregno (Monza e Brianza) – Lunedì si saprà ufficialmente chi è il giovane che all'alba di sabato 20 aprile è morto carbonizzato nel parcheggio pubblico interrato di via Odescalchi di Seregno e che da giorni è all'obitorio dell'istituto Medicina Legale di Milano. Domani infatti verrà eseguito l’esame autoptico disposto dalla Procura della Repubblica di Monza, che ha coordinato le indagini. I carabinieri della Compagnia di Seregno hanno identificato con un certo livello di certezza il cadavere trovato carbonizzato e privo di documenti. Si tratterebbe di un 19enne, di origini dell’Est Europa, ma da tempo in Italia insieme alla madre.

È stata proprio la donna, che sabato mattina aveva denunciato la scomparsa del figlio, ad averlo riconosciuto dopo aver visionato alcuni frame estratti dalle registrazioni dell’impianto di video-sorveglianza. I carabinieri avevano immediatamente detto che poteva trattarsi di un giovane con famiglia e non un senza tetto. Dopo la polemica che era nata a Seregno sull'interrato del parcheggio pubblico, casa di disperati e senza tetto, i carabinieri da subito hanno investigato e notato tracce di gasolio.

L’analisi delle telecamere presenti nell’area ha permesso di ricostruire che il 19enne, che aveva portato con sé delle bottiglie di combustibile e dei cartoni – probabilmente da utilizzare come luogo per ripararsi dalla fitta pioggia di quell'alba e dal freddo –, in quel momento si trovava solo e che il tragico evento si sarebbe verificato per cause accidentali. Da subito hanno escluso un omicidio, poiché non vi sono state altre persone nelle immagini, e il suicidio in quanto le grida del giovane che si è svegliato mentre stava bruciando vivo hanno attirato l'attenzione dei residenti che hanno allertato i soccorsi e le forze dell'ordine. Quello che è rimasto del corpo bruciato era rannicchiato nel sottoscala del parcheggio interrato di via Odescalchi.