
Il dottor Claudio Manzini
Monza, 18 Settembre 2017 - "Non ho mai condizionato la scelta delle protesi su criteri che non fossero di carattere terapeutico a favore del paziente". Difende la sua professionalità il luminare dell'ortopedia Claudio Manzini, uno dei tre chirurghi arrestati nell'inchiesta della Procura di Monza per la presunta corruzione sulla scelta di protesi a favore della Ceraver.
Il medico degli Istituti Clinici Zucchi, difeso dagli avvocati Claudio Schiaffino e Lucilla Tassi, ha risposto all'interrogatorio di garanzia al gip del Tribunale di Monza Federica Centonze dove ha sostenuto che le protesi Ceraver, utilizzate in un caso su dieci, da lui scelte erano quelle per l'anca, che andavano bene per un certo tipo di pazienti, che non hanno mai evidenziato problemi, mentre quelle al ginocchio non gli piacevano.
I difensori di Manzini non hanno presentato richiesta di scarcerazione perchè attendono di reperire documentazione per un altro interrogatorio.