BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Rovagnati riassume 140 dipendenti. I sindacati: "Un risultato storico"

Tornano a casa gli addetti che erano stati esternalizzati dal colosso alimentare di Biassono e Villasanta. L’intesa riguarda quasi la metà delle 300 persone distribuite sulle due sedi e cedute ad altre società.

Soddisfatta la parte aziendale, che sottolinea: «L’intesa è un ulteriore passo avanti nella costruzione di un ambiente di lavoro stabile»

Soddisfatta la parte aziendale, che sottolinea: «L’intesa è un ulteriore passo avanti nella costruzione di un ambiente di lavoro stabile»

Rovagnati assume 140 lavoratori che aveva esternalizzato. Un pezzo di produzione, scelta contro la quale i sindacati si battevano da anni e adesso le sigle degli alimentaristi e l’azienda hanno firmato un accordo per il rientro. Gli operai tornano alla casa madre.

L’intesa riguarda quasi la metà dei 300 addetti spalmati sulle due sedi di Biassono e Villasanta ceduti ad altre società. Per Cgil e Cisl si tratta di "un risultato storico". "Così superiamo le differenze nel perimetro aziendale – spiegano –. Dopo decenni di pezzi di produzione in appalto, il salumificio inverte la rotta e firma un accordo che riguarda una parte importante del personale". Per gli addetti convolti "significa anzitutto una maggiore stabilizzazione dell’attività, a partire dalla data di assunzione con il contratto collettivo nazionale dell’industria alimentare e non più logistica". Un inquadramento nuovo.

Già all’inizio del 2020 era stato firmato un protocollo che puntava ad avviare processi di inclusione tra dipendenti di società diverse, con trattamenti differenti, "anche se tutti impegnati sulle linee del colosso brianzolo del prosciutto". L’assunzione diretta di 97 persone nel sito di Villasanta è scattata il primo luglio. Le altre 44, a Biassono, passeranno dal 2026.

"L’intesa è un ulteriore passo avanti nella costruzione di un ambiente di lavoro stabile, rispettoso e sostenibile – sottolinea la direzione – in linea con la filosofia aziendale, da sempre orientata a creare le migliori condizioni lavorative, sociali e umane per tutti i collaboratori". Non solo. "Avrà un impatto significativo sul territorio – aggiunge il Gruppo – rafforzando il tessuto occupazionale e rappresentando un segnale concreto di sviluppo per l’economia e per la comunità in cui operiamo sin dalla fondazione".

E i sindacati sperano che sia anche un esempio seguito presto da altri. "Non abbiamo risolto tutti i problemi all’interno degli stabilimenti Rovagnati, ma questo accordo è davvero importante e inedito – ancora Cgil e Cisl –. Ora, lavoreremo ad altri obiettivi, a partire dalla contrattazione inclusiva di sito che deve ridurre le differenze tra dipendenti".

"È necessario – chiariscono – aprire una nuova fase su questo punto che coinvolga anche chi è rimasto con le società appaltatrici, in particolare tutti gli operatori della logistica. L’obiettivo è sempre lo stesso: la riduzione progressiva del divario".