"Rinforzi e il taser per difenderci". L’appello degli agenti del carcere

La polizia penitenziaria a Monza chiede più agenti e interventi strutturali per affrontare la sovraffollamento e garantire la sicurezza del personale e dei detenuti.

"Rinforzi e il taser per difenderci". L’appello degli agenti del carcere

"Rinforzi e il taser per difenderci". L’appello degli agenti del carcere

"Eroico l’operato della polizia penitenziaria, ma servono nuovi agenti e interventi strutturali.

Il Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Donato Capece non ha dubbi, appena terminata la visita al carcere di Monza accompagnato dai quadri sindacali della Lombardia. "La Casa circondariale di Monza è una vera e propria città nella città, ospita sistematicamente oltre 710 detenuti rispetto ai circa 400 posti letto regolamentari e sono in servizio nelle sezioni detentive, nelle 24 ore, e nel Nucleo Traduzioni e Piantonamento circa 280 agenti, quando la forza prevista della polizia penitenziaria ne pdovrebbe contare quasi quaranta in più", spiega. "Metà dell’istituto è interessato da una vigilanza dinamica e regge solamente grazie ai poliziotti in servizio, che sono pure significativamente sotto organico", spiegano i sindacalisti. "Alle oggettive difficoltà operative quali, ad esempio, infiltrazioni d’acqua e il ricorso alla “terza branda” nelle celle - evidenzia Capece - si pone rimedio con una gestione oculata del personale di polizia che sopperisce con abnegazione e professionalità davvero encomiabili". E aggiunge: "Il penitenziario di Monza, con un aumento di organico, potrebbe fare ancora molto di più, anche in termini di benessere psico-fisico del personale". La delegazione ha incontrato la direttrice del carcere, Cosima Buccoliero, e ha già chiesto al Provveditore regionale Maria Milano d’Aragona un incontro "per affrontare i temi che sono prioritari per Monza e tutta la regione, ovvero la gestione dei detenuti che sono anche malati psichiatrici e l’impennata di eventi critici.

Ma chiediamo anche l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto gli agenti del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi. Chiederò un tavolo di confronto al Provveditore penitenziario lombardo e al Dirigente del Personale del DAP Massimo Parisi".

Da.Cr.