Regole bavaglio. L’opposizione vara due mozioni

Le opposizioni lissonesi presentano due mozioni per modificare il regolamento del consiglio comunale, contestato per limitare la partecipazione e la democrazia.

Regole bavaglio. L’opposizione vara due mozioni

Le opposizioni lissonesi presentano due mozioni per modificare il regolamento del consiglio comunale, contestato per limitare la partecipazione e la democrazia.

Il regolamento è da modificare, a tutti i costi. Dopo la bocciatura, da parte della maggioranza di centrodestra, della petizione sottoscritta da 644 firmatari che chiedeva di fare un passo indietro sul nuovo regolamento di consiglio comunale, cambiando gli articoli più contestati, e dopo quasi 3 mesi di Aventino, con la decisione di disertare le sedute di consiglio e delle commissioni in municipio, le opposizioni lissonesi non demordono e avviano un ulteriore passo nella battaglia contro le nuove regole dell’assemblea, bollate come "un bavaglio" lesivo degli spazi di discussione e di democrazia, per il taglio dei tempi di parola a disposizione degli eletti. La nuova iniziativa messa in campo da tutte le minoranze assieme è la presentazione di 2 mozioni con cui si chiede ufficialmente di apportare alcune specifiche variazioni all’attuale regolamento del parlamentino locale. I due documenti dovranno essere discussi prossimamente in consiglio comunale, appena ci si tornerà a riunire dopo le vacanze. Le modifiche proposte toccano una quindicina tra articoli e commi del regolamento di consiglio e puntano, in primis, a ripristinare la possibilità per tutti i consiglieri di intervenire durante le comunicazioni, e non solo uno per gruppo, oltre ad aumentare i tempi per le repliche. Lo scopo dichiarato è arrivare ad avere regole condivise da tutti, maggioranza e opposizione. A presentare le mozioni sono stati insieme Pd, Listone, liste civiche di centrosinistra e la lista Prima Lissone dell’ex sindaco leghista Fabio Meroni (foto). Per gli esponenti del Listone quelli messi sul piatto "sono cambiamenti che non stravolgono il regolamento attuale, ma che lo rendono accettabile e democratico".

F.L.