ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Monza apre il Punto Arcobaleno: uno staff e uno sportello contro tutte le discriminazioni

Il nuovo spazio dedicato all’inclusione è stato inaugurato al Centro civico Libertà. Obiettivo: abbattere ogni forma di esclusione basata su orientamento sessuale e identità di genere

Il sindaco Pilotto all’inaugurazione del Punto Arcobaleno. Per chi ha urgenze, è prevista una reperibilità telefonica 24 ore su 24

Il sindaco Pilotto all’inaugurazione del Punto Arcobaleno. Per chi ha urgenze, è prevista una reperibilità telefonica 24 ore su 24

Monza – Da ieri, al Centro civico Liberthub, batte più forte un arcobaleno. È stato inaugurato il Punto Arcobaleno, un presidio di ascolto e di accoglienza dedicato a tutte le persone che si identificano nella comunità Lgbt+ e che cercano un luogo sicuro dove essere ascoltate, comprese, sostenute. Uno sportello gratuito pensato per contrastare le discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere, nato da una rete che unisce istituzioni e associazioni locali, con il sostegno e la collaborazione del dipartimento per le Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri.

L’inaugurazione si è tenuta in un centro civico gremito, alla presenza del sindaco di Monza Paolo Pilotto, dell’assessora alle Pari Opportunità Andreina Fumagalli, e dei partner del progetto: le associazioni Brianza oltre l’arcobaleno (Boa), Renzo e Lucio di Lecco e la cooperativa sociale Medihospes, che gestisce il Liberthub. Un’occasione non solo formale, ma profondamente simbolica, “un passo concreto verso una società più inclusiva, dove nessuno debba più sentirsi invisibile”, come detto dall’assessora Fumagalli.

Significative le parole di Vitto Pascale, attivista e volto del progetto social Genderation, che ha ricordato come gli episodi discriminatori siano addirittura in crescita: “In Italia, tra aprile 2024 e maggio 2025, gli episodi di omolesbotransfobia sono aumentati del 35%. Non possiamo più ignorarlo”. Ma il Punto Arcobaleno non è solo un rifugio. È anche un laboratorio sociale, uno spazio di dialogo e formazione. All’interno del centro - arredato con colori vivaci, richiami arcobaleno e un ampio cortile esterno - lavora un’équipe multidisciplinare composta da psicologi, assistenti sociali, educatori, avvocati e mediatori culturali. Una squadra preparata a rispondere a bisogni diversi: dal sostegno emotivo alla consulenza legale, fino all’orientamento sanitario e interculturale.

I servizi sono disponibili in presenza e da remoto. E per chi ha urgenze, è attiva anche una reperibilità telefonica 24 ore su 24. Gli orari di sportello sono i seguenti: martedì dalle 18 alle 20, mercoledì e venerdì dalle 19 alle 21, giovedì dalle 17 alle 19, sabato dalle 10 alle 12.  Il Punto Arcobaleno sarà anche un polo di sensibilizzazione. Sono già in programma eventi culturali, incontri aperti alla cittadinanza, campagne di comunicazione, attività formative e gruppi di mutuo aiuto. Un progetto ambizioso, nato grazie a un finanziamento ottenuto tramite il bando Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), e frutto di una sinergia politica e sociale non scontata. Lo ha sottolineato bene il sindaco Pilotto: “Abbiamo vinto il bando, con un lavoro straordinario da parte dei dipendenti comunali che l’agosto scorso hanno dato tutto per riuscire nell’impresa – racconta –, ma anche grazie a chi questo bando l’ha indetto, che è la presidenza del Consiglio dei ministri. Fare istituzione significa anche questo. Collaborare per avere luoghi così, dove poter dare ascolto a chi ne ha bisogno”.

L’assessora Fumagalli non ha nascosto la gioia, sottolineando l’importanza del lavoro di rete con l’associazionismo. “Il Punto Arcobaleno – osserva ancora – rappresenta un importante strumento di contrasto alla discriminazione e all’isolamento sociale, permettendo di affrontare situazioni tra loro molto differenti tramite un approccio multidisciplinare”. Soddisfatto anche Oscar Innaurato, presidente di Boa, che ha ricordato quanto fosse impensabile un simile traguardo solo pochi anni fa. “Nel 2019, quando siamo nati, sembrava impossibile. Grazie di cuore al Comune di Monza per averci creduto”. Per informazioni sul Punto Arcobaleno, è possibile scrivere a puntoarcobaleno@comune.monza.it oppure contattare i numeri 039.2372959 o 338.7105596.