ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

In arrivo a Monza centro profughi: ecco dove andranno. Ma i cittadini fanno già le barricate

Intesa Sociale risponde al bando della Prefettura mettendo a disposizione la palazzina a Triante. Il Partito democrativo raccoglie le preoccupazioni del quartiere e chiede di “evitare concentrazioni"

L’ex sede Cgil in via Monte Oliveto potrebbe diventare un centro di accoglienza
L’ex sede Cgil in via Monte Oliveto potrebbe diventare un centro di accoglienza

Levata di scudi contro un centro di accoglienza all’ex Cgil in via Monte Oliveto con un centinaio di profughi. Ad alzare le barricate contro la proposta è il Partito democratico, megafono anche delle preoccupazioni degli abitanti del quartiere. L’ipotesi si fa credibile dopo che la Prefettura ha aperto un bando di assegnazione a cui ha partecipato la cooperativa Intesa Sociale - che si occupa proprio di accoglienza di migranti - e che verrà assegnato entro la fine di settimana prossima.

Di sicuro ed ufficiale non c’è ancora nulla. Ciò che si sa con certezza è che a Monza dovranno arrivare tra i 51 e i 100 migranti, e che bisognerà accoglierli. Dal Pd dicono però con forza che non è questo il modo. "A livello di gestione dell’accoglienza partiamo male – ha detto deciso il segretario del Pd di Monza Valerio Imperatori –. La tendenza di Fratelli d’Italia e di questo Governo è di massificare i momenti di accoglienza in strutture con tantissimi ospiti che spesso risultano sovraccaricate. La vera accoglienza dovrebbe essere solidale, ma diffusa".

Da qui quelle che per lui sono le ragioni di questa scelta: "Sappiamo che le tariffe riconosciute per ogni richiedente protezione internazionale variano a seconda delle dimensioni della struttura. Se è di 100 posti spettano 30-31 euro al giorno per ciascuno, se è di 50 posti si scende a 28-29 euro, e se è in unità abitativa ci si abbassa ulteriormente a 26-27 euro. Conviene massificare – ha continuato – perché si crea economia di scala: si riducono le spese e i margini di guadagno sono maggiori".

Con i suoi 450 metri quadri la struttura di via Monte Oliveto rischia poi di non essere sufficientemente ampia per ospitare i richiedenti asilo, in particolare se dovessero arrivare alle quote massimali. "Se dovessero arrivare 100 migranti ci sarebbe solo uno spazio di 4,5 metri quadri a testa, una cosa umanamente non ammissibile – ha osservato il segretario Pd –. Poi con il decreto Cutro si sono tagliate due figure essenziali alla corretta vita di un centro accoglienza: lo psicologo e l’insegnante di italiano. Immaginiamo di avere un centro affollatissimo, dove ci sono persone a cui non si insegna nemmeno la lingua per poter comunicare. Sarebbe una politica che si dimostra incivile".

Da qui il raffronto con la politica comunale, per lui senz’altro migliore. "In quest’anno e mezzo la giunta, collaborando con la Prefettura, ha lavorato in silenzio facendo molto. Ci sono a Monza una cinquantina di minori non accompagnati che sono stati accolti tramite sistemi di accoglienza diffusa che hanno funzionato".

Quindi la sferzata all’ex sindaco Dario Allevi: "In Consiglio comunale ha sollevato il problema, paventando il rischio di disagi per il territorio qualora arrivassero i migranti. Parli di questo a chi governa il Paese, che è della sua stessa parte politica".

Secondo i dati dell’assessore alla Salute e al Welfare Egidio Riva i migranti già attualmente accolti a Monza sono 49 adulti nei Sai (Sistema accoglienza integrazione) ordinari, 9 nei Sai minori, e 215 nei centri di accoglienza straordinari (di cui 63 in via XX Settembre e i restanti in appartamenti privati), per un totale di 273.

"Il modello delle politiche per gli immigrati, come riformato dal ministro Salvini, non favorisce la costruzione di progetti di accoglienza diffusa e di interventi di inclusione, visto che i fondi sono stati drasticamente ridotti – ha commentato l’assessore Riva –. I Cas dovrebbero essere per l’emergenza, invece sono la principale risposta. I Comuni, specie quelli più grandi, pagano a caro prezzo questo modello voluto dal ministro Salvini".