DARIO CRIPPA
Cronaca

L’Osteria del Cavolo rovinata dall’omonimia dopo il post della Lucarelli. "Piatti vuoti a 2 euro? Ci stanno diffamando"

Monza, i titolari costretti a difendersi sul web dalle recensioni negative: "Solo il nome è uguale a quello di Finale Ligure, non c’entriamo nulla"

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La calunnia è un venticello. Ma può diventare intollerabile bufera, soprattutto quando la vittima… ha l’unica colpa dell’omonimia. Ne sanno qualcosa a Monza, in uno storico ristorante del centro che si è ritrovato in un batter d’occhio, il tempo di un click, oggetto di accuse e contumelie… al posto dei colleghi di un ristorante che porta lo stesso nome, ma si trova in un’altra regione.

Tutto comincia qualche giorno fa, quando sui social e sui giornali esplode il caso di un ristorante di Finale Ligure reo di aver addebitato al malcapitato cliente 2 euro per un piattino vuoto, destinato “alla condivisione” di una porzione di trofie al pesto. La mamma voleva solo far assaggiare il piatto alla bambina di tre anni, e si è ritrovata a pagare un sovrapprezzo per lei intollarabile. Il caso, denunciato con tanto di fotografia dello scontrino postato sul web da una nota giornalista e influencer, la caustica Selvaggia Lucarelli, ha fatto immediatamente il giro d’Italia.

Anche perché arrivava a fagiolo a stretto giro estivo dopo un altro caso, quello di un cliente che si era visto addebitare un altro sovrapprezzo a Gera Lario, nel Comasco, (sempre 2 euro) per tagliare a metà il toast che aveva ordinato. Il problema è però il nome del ristorante di Finale Ligure, l’Osteria del Cavolo. Nome simpatico e fortunato, tanto che pare ce siano diversi lungo lo Stivale a portarlo. Il malcapitato è però quello che forse per primo aveva avuto l’idea di chiamarsi così e che si trova appunto nel centro di Monza, in Vicolo dei Molini 11. Seppellito immediatamente da recensioni e commenti negativi ai limiti dell’insulto e oltre. Tanto che i suoi titolari si sono trovati costretti a provare a sgonfiare la bolla mediatica e a mettere i punti sulle “i”.

Con un messaggio, ironico e amaro, pubblicato sulla propria pagina Facebook: "Buongiorno a tutti, da qualche ora giungono recensioni negative errate sulla nostra Osteria scambiata per un ristorante omonimo di Finale Ligure, fate attenzione prima di commentare o recensire, la nostra Osteria del Cavolo” (di Monza) è l’originale, fondato 22 anni fa a Monza appunto! Il ristorante a cui si riferisce l’accusa di errato addebito per divisione del piatto si trova a Finale Ligure". Con la beffa “finale” (non ligure ma brianzola): "Oltretutto siamo chiusi per ferie!". Contattato, il ristorante risponde con un messaggio sulla segreteria telefonica: si riapre il 23 agosto.