ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Il maestro Pistoletto costruttore di pace con il progetto Urra

Il culmine delle mostre artistiche alla Reggia di Monza, arriverà in autunno, con un evento di caratura internazionale. Dal 3...

Michelangelo Pistoletto dieci anni fa nel cortile della Villa Reale

Michelangelo Pistoletto dieci anni fa nel cortile della Villa Reale

Il culmine delle mostre artistiche alla Reggia di Monza, arriverà in autunno, con un evento di caratura internazionale. Dal 3 ottobre, il primo piano nobile della Villa Reale ospiterà U.R.R.A. – Unity of Religions, Responsibility of Art – For a Preventive Peace, installazione dell’intramontabile maestro Michelangelo Pistoletto, curata da Francesco Monico.

Un acronimo che è anche un’esclamazione, un richiamo alla responsabilità collettiva, un invito a guardare oltre le differenze e a credere nel potere dell’arte come strumento di pace. L’artista ha un legame speciale con la Reggia monzese. Era il 2015 quando, davanti alla Villa, installò “I temp(l)i cambiano“, un moderno tempio della responsabilità costruito con materiali di recupero: cestelli di lavatrici, serpentine di frigoriferi, arte e sostenibilità fusi in un’opera-manifesto.

Oggi, dieci anni dopo, Pistoletto torna con un progetto ancora più ambizioso. “Urra“ si propone come una piattaforma multidisciplinare e profondamente simbolica.

Al centro, la “Pace Preventiva“, non come semplice assenza di guerra, ma come costruzione quotidiana e condivisa. Un processo da innescare prima che le tensioni esplodano, attraverso il dialogo interreligioso, la cultura, l’educazione.

Una necessità, oggi, come sottolinea il percorso della mostra, arricchito da quattro convegni internazionali che metteranno in relazione arte, spiritualità e società civile.

L’installazione, parte integrante dell’azione di Cittadellarte - il laboratorio creativo fondato da Pistoletto a Biella - rappresenta un ponte tra religioni, culture e visioni del mondo. L’obiettivo non è tanto trovare una verità assoluta, quanto un terreno comune, cioè uno spazio dove tutti, a prescindere dalle differenze, possano riconoscersi umani. Un “terzo paradiso“, come lo definisce l’artista, che unisca natura e artificio, individuo e collettività. Il ritorno di Pistoletto alla Villa Reale di Monza è anche il segnale forte del momento d’ascesa che il complesso storico sta vivendo.

Con “Urra“ la Reggia non aggiungerà solo un’altra prestigiosa esposizione. Sarà laboratorio di pensiero, luogo di incontro tra arte e coscienza, bellezza e impegno.

A.S.