DARIO CRIPPA
Cronaca

Monza, picchia per anni la moglie e la minaccia con un machete: “Ti faccio a pezzi, schifo di donna”

L’uomo, un italiano di 52 anni, è stato sottoposto al braccialetto elettronico. Anche la figlia vittima di violenze: spesso le vessazioni avvenivano davanti al figlio minorenne

Dopo la denuncia, l'intervento della polizia (foto di repertorio)

Dopo la denuncia, l'intervento della polizia (foto di repertorio)

“Ti faccio a pezzi con il machete”, “morta di fame”, “schifo di donna, brutta pezzente”. Maltrattamenti e violenze continue, durate anni, contro la moglie. Le minacce alla moglie non avevano limite. Quanto, dopo anni di maltrattamenti, è comparso anche un machete – davanti alla figlia e al figlio minorenne – la situazione si era fatta insostenibile e pericolosa. E la vittima ha deciso di chiedere aiuto. Ora il marito violento, un italiano di 52 anni residente a Monza, su disposizione del giudice, non potrà più avvicinarsi alla famiglia, né comunicare con loro, ed è stato sottoposto all’installazione del braccialetto elettronico.

Anni di abusi

Secondo le testimonianze e le indagini della polizia, i maltrattamenti si sarebbero protratti per diversi anni, dal 2020 ad aprile 2024, accentuandosi durante il periodo pandemico e ancora di più da quando, nel 2023, il cinquantaduenne ha perso il lavoro. Da quel momento l’uomo avrebbe iniziato ad abusare di alcolici, trovando ogni pretesto per litigare e picchiare la moglie.

Nell’aprile 2024 la moglie dell’uomo, stanca delle angherie subite, ha deciso di denunciare le violenze, le vessazioni, gli insulti, le denigrazioni e le gravi minacce.

Violenza e sputi

La moglie ha raccontato che dopo le minacce spesso veniva aggredita: l’uomo le stringeva le mani alla gola, colpendola ripetutamente con pugni e corpi contundenti. In una circostanza, la donna, ritornando a casa, aveva trovato le foto sue e dei suoi figli buttate a terra e ricoperte di sputi, con cornici rotte e bottiglie di birra sul pavimento. Per paura di quello che il marito avrebbe potuto fare, lei non aveva mai denunciato i fatti, né era andata in pronto soccorso per farsi medicare le ferite. 

Le minacce col machete

Ad aprile 2024, il marito avrebbe usato un machete lungo 26 centimetri per minacciare di morte sia la moglie che la figlia maggiorenne: tutto davanti al figlio minorenne. Le due donne hanno riportato le parole dell’uomo: “Ti faccio a pezzi con il machete”“morta di fame”“schifo di donna, brutta pezzente di m**da”.

A seguito di queste ennesime minacce, la donna è andata alla procura di Monza per denunciare tutto. La polizia ha immediatamente attivato il cosiddetto “Codice Rosso”, cioè la legge che rafforza la tutela di tutti coloro che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti. 

Divieto di avvicinamento

L’attività investigativa svolta dagli agenti della Polizia di Stato, coordinati dalla Procura della Repubblica di Monza, ha consentito di fare piena luce sui fatti avvenuti all’interno del nucleo familiare e ha ottenuto dal giudice per le indagini preliminari l’applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento e comunicazione con le persone offese nei confronti dell’uomo, con applicazione sullo stesso del braccialetto elettronico.