GABRIELE BASSANI
Cronaca

Pedemontana a pagamento, la battaglia dei sindaci: “Riduzioni per i residenti"

Il primo cittadino di Lazzate, da sempre favorevole all’autostrada, invita i colleghi dei paesi sulla Milano-Meda a fare fronte comune per ottenere sgravi ed esenzioni

Pedemontana

Pedemontana

La Milano-Meda a pagamento preoccupa tutti i pendolari ma anche i sindaci del territorio e, dopo la levata di scudi di quelli che si affacciano sulla tratta B2 di Pedemontana, da Lazzate arriva l’invito a fare fronte comune. Il sindaco Andrea Monti si è fatto portavoce di un ordine del giorno che invita tutti i comuni dell’area da cui migliaia di pendolari si muovono ogni giorno per scendere a Milano con la Milano-Meda ad unirsi in un tavolo congiunto per chiedere soluzioni agevolate sul pedaggio.

«La trasformazione della superstrada Milano-Meda in autostrada a pedaggio, se non adeguatamente gestita anche attraverso esenzioni, riduzioni e mitigazioni tariffarie – si legge nell’ordine del giorno proposto dal sindaco Andrea Monti che approderà in consiglio a Lazzate nei prossimi giorni – determinerà un sostanziale ed impattante aumento permanente del traffico nel sistema della viabilità di tutti i comuni prossimi all’ex superstrada, non per ragioni viabilistiche bensì economiche".

Lo stesso Monti porta ad esempio quanto accade da oggi "in prossimità dell’ultimo svincolo libero prossimo al casello della A51 tangenziale Est a Carugate, ma come analogamente verificabile per infrastrutture prossime e connotate dalla medesima tariffa". Secondo Monti occorre che i sindaci si muovano compatti verso Governo e Regione Lombardia per ottenere "forme di esenzione o riduzione del pedaggio della tratta B2 di Autostrada Pedemontana Lombarda". Si stima che la tratta da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno, attualmente di superstrada gratuita, una volta completati i lavori di trasformazione in Autostrada Pedemontana, potrà costare anche più degli attuali 1,50 euro dell’attuale costo di tratte analoghe sulla stessa autostrada. Significa che un pendolare si troverebbe a pagare più di 3 euro al giorno per fare l’attuale tragitto.

«Con il sistema di pedaggiamento free flow utilizzato in Pedemontana, c’è il modo di introdurre forme di abbonamento con forti scontistiche per chi deve utilizzare l’autostrada tutti i giorni e a questo dobbiamo puntare, posto che alla fine l’opera dovrà essere comunque economicamente sostenibile". Andrea Monti segue la questione Pedemontana fin dal 2009 quando, da consigliere comunale, portò all’attenzione del consiglio comunale di Lazzate una mozione che anticipava i rischi di una trasformazione della Milano-Meda in autostrada senza adeguate misure di compensazione.

"Da consigliere regionale – rivendica Monti – ho avanzato precise richieste affinché si valutasse il non pedaggiamento della tratta B2, con una mozione che fu votata in consiglio regionale da tutte le forze politiche, escluso il Movimento 5 stelle". "Ora, ritengo importante che su questo tema ci sia una posizione unitaria di tutti i comuni interessati direttamente e indirettamente dalla realizzazione della nuova tratta e dai suoi effetti sul traffico e sulle risorse economiche dei pendolari residenti. Per questo chiedo l’impegno di tutti per lavorare su proposte concrete e sostenibili al fine di evitare che la nuova autostrada Pedemontana, si trasformi da opportunità in problema".