Appassionati di ciclismo, aficionados con ben più di un’edizione sulle spalle, qualche nonno col nipotino, qualcuno a caccia di autografi o di selfie e un bel po’ di curiosi. Una grande festa dello sport, che ha dimostrato ancora una volta come le due ruote restino a tutt’oggi una passione popolare.
Un’ampia cornice di pubblico ha salutato ieri mattina tra via Bottego e via Catalani, e poi all’arrivo nel pomeriggio lungo via Matteotti, la Coppa Agostoni numero 76. C’è stato chi ha provato a immortalare i volti più noti dei corridori, chi si è divertito a vedere da vicino l’arrivo dei ciclisti per la firma e la presentazione pre-gara, chi ha tentato di adocchiare il beniamino di turno, mentre il vicino di posto faceva il conto di quante edizioni ha vissuto in prima linea e i più navigati additavano le identità degli atleti non da copertina, mettendo assieme facce e nomi. Tanti brianzoli, un po’ di ogni età, contagiati dalla febbre ciclistica per la classicissima che ogni anno porta in città i big del professionismo a due ruote. Erano in buon numero a salutare la passerella di corridori e squadre, prima della partenza ufficiale della gara, negli spazi della Cleaf di via Bottego.
E numerosi sono stati anche i capannelli lungo il percorso, a bordo strada, punteggiando qua e là i tratti di Brianza toccati dalla competizione. Un successo che ha ripagato della fatica i vertici dello Sport Club Mobili Lissone, che come da tradizione hanno curato tutta l’organizzazione della Coppa Agostoni-Giro delle Brianze, prima delle grandi classiche d’autunno e corsa d’apertura del Trittico Regione Lombardia, precedendo la Coppa Bernocchi e la Tre Valli Varesine. Venti le squadre allo start e 136 i corridori, con 9 team Uci WorldTour, come Uae Team Emirates, Astana Qazaqstan Team, Cofidis, Ag3r Citroen Team e Alpecin-Deceuninck. E che il legame tra Lissone, la Brianza e il ciclismo sia ben saldo e radicato lo ha mostrato nuovamente il connubio con i designer e gli artigiani di Apa Confartigianato, che assieme al Comune hanno dato vita all’11esima edizione dei “Trofei d’Autore“, l’iniziativa grazie alla quale i primi tre classificati della Agostoni vengono premiati con altrettante, preziose e originali coppe, ogni volta diverse. Veri e propri pezzi artistici di design, ideati da progettisti del territorio e realizzati da imprese artigiane locali.
Quest’anno il primo sul traguardo si è visto assegnare il trofeo pensato da Marco Salghetti e costruito da Vetrarredo, una A in cristallo e specchio che richiama il nome di Ugo Agostoni e che ha la forma di un ciclista impegnato nella corsa. Per il secondo classificato la “bicicletta scomposta“ immaginata e creata da Mob-Int Evolved Interior, per il terzo il ciclista fatto a mano con la tecnica del vetro tiffany, con base in legno massello, progettato da Gioele Dassi e realizzato dalla ditta Dassi Albano e da Vetromanie.
"Il ciclismo è uno sport radicato nel nostro territorio, ci sono tanti appassionati che lo praticano e che seguono le corse – ha sottolineato il presidente di Apa Confartigianato, Giovanni Barzaghi –. Mi piace pensare che i valori e principi di questo sport siano radicati anche nel Dna della nostra organizzazione: impegno, passione, sacrifici, capacità di fare squadra".
"A ottobre faremo una mostra legata ai 10 anni dei Trofei d’Autore – ha spiegato Giovanni Mantegazza, presidente della sezione lissonese di Confartigianato – Si potranno vedere da vicino i vari trofei realizzati dai nostri artigiani e verrà pubblicato un libro che ne racconterà la storia con le premiazioni dei grandi campioni".