CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Pasqua 2025 con chi vuoi ma l’importante è risparmiare. Dal discount alla gastronomia, abbiamo fatto la spesa per voi: ecco quanto costa

Aumentano i banchetti a casa e cambiano le abitudini alimentari, sensibili ai prezzi. L’operatore: “Sono finiti i tempi in cui le famiglie acquistavano in rosticceria un pranzo intero

Tra i rincari più significativi spiccano le uova di Pasqua al +7,4%

Tra i rincari più significativi spiccano le uova di Pasqua al +7,4%

Monza, 18 aprile 2025 – Nonostante l’adagio “Pasqua con chi vuoi” sono sempre molti quelli che pranzano in famiglia a casa, con un occhio al portafogli. Si fa la spesa tra supermercati e discount, comprando poi alcune pietanze già pronte, magari solo il primo o il secondo. Oppure, quando la famiglia è estesa, ci i rimbocca le maniche in cucina e ciascuno prepara qualcosa.

“Per Pasqua rimango a casa con la mia famiglia, ma spero proprio di non cucinare – racconta una signora al supermercato – mi auguro che mia sorella e le mie cognate mi aiutino. La spesa si fa qui, perché lavorando il tempo è poco e non si può andare a cercare capretto e crespelle da un negozio all’altro”. Rispetto ai negozi di prossimità si preferisce sempre di più suddividere la spesa tra supermercato e discount: con un paio di giri, si trova tutto. Si punta sulla tradizione: dall’agnello arrosto, nella variante delle testine o delle costolette, al capretto, al tacchino arrosto; e poi torte salate di tutti i tipi, pasta al forno con uova sode e piatti di verdure, dove asparagi e carciofi la fanno da padroni.

I prezzi degli asparagi al mercato e al super variano dai 5 euro, se provenienti dalla Spagna, ai 7 se italiani. Non figurano al discount, essendo un articolo di fascia alta. I carciofi costano circa 1,20 euro, ma se acquistati già puliti salgono a 3,60 euro per 600 grammi, già scontati del 25%. Ci si può aiutare con la classica torta pasqualina (al supermercato circa 12 euro al chilo, circa 15 euro per 4 persone) o con l’intramontabile vitello tonnato (22 euro al chilo al supermercato, con aumenti dal 10 al 20%). Cosciotto di agnello poco meno di 16 euro al chilo, più conveniente del capretto, attorno ai 18 euro. Facendo la spesa al supermercato, per 4 persone, ipotizzando due confezioni di ravioli alla ricotta e basilico (13 euro al chilo), due cosce di agnello da 3 chili per l’arrosto (48 euro), un antipasto di mare (15 euro mezzo chilo), più frutta a una media di 3 euro al chilo, si vanno a spendere almeno 120 euro. E poi c’è il dolce che alza il prezzo. Anche quest’anno, nell’uovo di Pasqua, una brutta sorpresa aspetta i consumatori: l’Osservatorio nazionale di Federconsumatori ha rilevato un aumento medio dei prodotti tipici pasquali del +6,2% rispetto allo scorso anno. Anche se l’incremento tocca diversi settori, dai dolci alla carne, fino alle decorazioni per la tavola, tra i rincari più significativi spiccano le uova di Pasqua al +7,4%, ma anche gli ovetti tipici, che schizzano al +10%.

I costi del cacao da anni subiscono forti tensioni sui mercati internazionali, in più si aggiunge il peso del ricarico operato nei passaggi di filiera. Il dato si tocca con mano nei supermercati monzesi: un uovo di Pasqua da 250 grammi costa dai 12 ai 15 euro. “Questo è rotto ed è l’ultimo sullo scaffale: a quanto me lo mette?” proviamo a chiedere. “Posso scendere a 9.50 euro”, risponde il cassiere. Era il prezzo di un uovo intero di marca, fino a due anni fa. Le colombe, invece, aumentano mediamente del 6%, le uova fresche del 7,5% e la carne del 3,8% (con un picco del 5% per la carne di agnello).

Per chi vuole aiutarsi con qualcosa di già pronto, pur rimanendo a casa, viene in aiuto la gastronomia. “I piatti più richiesti– spiega Valerio Galbiati, socio de “La boutique dei sapori“ – sono il panettone gastronomico (48 tramezzini a 68 euro); le crespelle alla valdostana (9,50 euro a porzione), capretto al forno con patate (34,50 euro al chilo); la torta pasqualina tradizionale (24 euro al chilo, per 4 persone ne occorre mezzo chilo) e poi la new entry delle nostre proposte gastronomiche, cioè i ravioli agnello e carciofi (31,80 euro al chilo. Per 4 persone ne occorrono 6 etti circa)”. Un pranzo intero di 4 portate, per 4 persone, in gastronomia viene a costare tra i 90 e i 100 euro, sicuramente meno che al ristorante. Ma l’acquisto in gastronomia viene usato come supporto alla cucina casalinga, con una o due pietanze. “Sono finiti i tempi in cui le famiglie acquistavano un pranzo intero”, ricorda Galbiati.