
Il maratoneta Paolo Solfrizzo, 66 anni
Nella 100 Chilometri dell’Etna ha dovuto ritirarsi: un evento inusuale per il podista Paolo Solfrizzo, 66 anni, uno che si è complessivamente lasciato alle spalle qualcosa come 397 “lunghe“, cioè gare con una distanza superiore a quella della maratona. Della più classica delle prove di resistenza, lunga 42,195 Km, il presidente dei Gamber de Cuncuress ne ha messe in archivio 251. La resa accusata il 7 settembre al Km. numero 72 nella 100 Chilometri siciliana non ha però fatto traballare la fiducia nei propri mezzi del “runner“ brianzolo nato a Torre del Greco, residente da decenni dapprima a Monza e ora a Caponago. "Quel giorno - ammette - le gambe non andavano. Ma di problemi non ce ne sono. Anche un ritiro arricchisce il bagaglio di esperienza". Non sorprende perciò il fatto che l’ex dipendente dell’Inps, recente pensionato, stia allenandosi per sfidare un’altra volta la fatica, per allungare una collezione di prove già comprendente, tra l’altro, 32 Monza Resegone, 22 100 Chilometri del Passatore, 5 Monza-Montevecchia; 3 Maratone di New York. Il pensionato che va molto di fretta, spesso supportato dalla moglie-tifosa Donatella, il 12 ottobre tornerà negli Stati Uniti per gareggiare nella maratona di Chicago. Una gara che affronterà con Francesco Salerno. E pensare che questa vita a perdifiato è nata quasi per caso. Un giorno il collega Giancarlo Rizzato gli disse "vieni a correre". Paolo accettò l’invito e da allora non si è più fermato. La prima maratona finita nel curriculum è stata quella di Cesano Boscone, 10 novembre 1991.
Gianni Gresio