
"Ho frequentato l’Università Cattolica: mi ha aiutato a comprendere che era successo qualcosa di grande". La giornalista: è stata un’emozione sentire il suo primo saluto in spagnolo, adesso staremo a vedere.
MONZA
Irma Luz Campos è la fondatrice dell’associazione “Perù Amico d’Italia”. In Brianza da oltre vent’anni, lavora come operatrice sanitaria alla Rsa Sant’Andrea a Monza praticamente dal giorno in cui è stata aperta e vive a Vedano al Lambro.
"Papa Leone XIV ha la doppia cittadinanza, ha voluto lui così: quella degli Stati Uniti e quella del Perù. Quando si è affacciato in piazza San Pietro e ha parlato per la prima volta, ha voluto ricordare che veniva non da una semplice Diocesi del Perù, ma ha sottolineato che arrivava da quella di Chiclayo, la “Città dell’Amicizia” come è chiamata da noi, dove era stato vescovo.
Perché il nostro popolo è accogliente". Irma Luz è emozionata: "Quando il Cardinale Protodiacono ha pronunciato il suo nome, è stato come se avessimo segnato un gol... Mi sentivo che sarebbe stato uno di noi, sono un po’ strega - ride - e sentire il suo nome è stato come fare una doccia fresca d’estate".
Fra i peruvfiani, anche quelli trapiantati a Monze e in Brianzoa, circolano tantissimi “meme”, il papa con la bandiera del Perù, i giochi di parole con la parola “papa“, che in spagnolo significa patata. "Siamo felici della sua elezione, è un uomo che ha visto e toccato in prima persona la povertà e la disuguaglianza delle città dimenticate dal Governo, ha portato speranza e buona volontà a quei villaggi, ha fatto sentire loro che Dio esiste, un Dio buono e generoso che non discrimina i poveri" ricorda Mariarosa, un’altra delle tante donne peruviane che vivono Monza. Claudia Yupanqui rappresenta la seconda generazione della comunità peruviana in Italia. Nata a Milano da genitori peruviani, una laurea magistrale all’Università Cattolica di Milano in management internazionale, attualmente lavora proprio in una multinazionale in un ruiolo di grande responsabilità.
"Sono nata a Milano, ho frequentato tutte le scuole in Brianza, ho vissuto per tanti anni a Monza, e oggi vivo nuovamente a Milano. Sono anche tra le fondatrici dell’Associazione Culturale “Perú Amico d’Italia”, con sede proprio a Monza, uno spazio nato per costruire ponti culturali e far sentire la voce di chi, come me, vive tra più identità".
Profonde radici Incas nel sangue, Claudia ricorda: "Ho studiato per cinque anni all’Università Cattolica del di Milano. Cinque anni… che non sono stati proprio una passeggiata tra i chiostri. E sì, Teologia c’era... eccome se c’era. Ma quando succede qualcosa di grande, come l’elezione di un nuovo Papa, ti rendi conto che quella base culturale e spirituale ti aiuta a sentire di più, a capire meglio, ad andare oltre i titoli". "La notizia della sua doppia cittadinanza americana e peruviana mi ha toccata profondamente - riflette - ma ciò che ha reso questo momento davvero unico per me — e credo per tantissimi peruviani in Italia e nel mondo — è stato sentirlo parlare in spagnolo, citare il Perù e menzionare proprio Chiclayo, una regione del nord del paese spesso ignorata dai circuiti turistici e dalle narrazioni mainstream. In quel momento, ho sentito una connessione reale, diretta, autentica. Una parte di me si è sentita riconosciuta".
Angela Roig, giornalista sposata con un monzese, ha seguito da vicino l’elezione del nuovo pontefice, "è stata una sorpresa, perché non era considerato tra i papabili. Sono contenta ed emozionata perché ha fatto una parte del saluto in spagnolo, però ho notato anche i primi segnali diversi da quelli che ci erano tanto piaciuti in papa Francesco… staremo a vedere".
Da.Cr.