Omicidio Vivacqua, la moglie in ospedale. La Procura chiede i domiciliari

Germania Biondo è ritenuta la mandante del delitto di Desio

ll luogo dell'agguato

ll luogo dell'agguato

Desio (Monza e Brianza), 2 giugno 2015 - La moglie di Paolo Vivacqua lascia il carcere per un intervento chirurgico e la Procura chiede che non ci debba rientrare.

Dopo che Salvino La Rocca, il presunto intermediario dell’omicidio dell’imprenditore siciliano ucciso il 14 novembre 2011 con 7 colpi di pistola nel suo ufficio di Desio, ha chiesto gli arresti domiciliari senza risultato, ora è la volta di Germania Biondo, la moglie della vittima (che Paolo Vivacqua aveva lasciato per andare a vivere con una giovane romena, da cui ha avuto un bambino e che, oltre all’affronto, temeva di perdere il patrimonio dell’imprenditore) ritenuta la mandante del delitto insieme al suo presunto amante, Diego Barba (che invece voleva vendicarsi di Paolo Vivacqua per essere stato aggredito in Sicilia dal “rotamat” per convincerlo a stare alla larga dalla moglie).

Nel processo in corso alla Corte di Assise di Monza sono imputati di avere assoldato, con la promessa di 60mila euro, tramite l’intermediario Salvino La Rocca, i due presunti killer Antonino Giarrana e Antonino Radaelli, che sono già stati condannati entrambi in appello alla pena di 30 anni di reclusione per l’omicidio di Franca Lo Jacono, la consuocera di Vivacqua torturata fino alla morte perché ritenuta la custode di 6 milioni di euro in contanti del “rotamat”.

Germania Biondo ora si trova ricoverata in ospedale per i postumi di un intervento chirurgico e la pm della Procura di Monza Donata Costa, titolare delle indagini sull’omicidio di Paolo Vivacqua e anche rappresentante della pubblica accusa al processo, che riprende il 15 giugno, ha depositato ai giudici della Corte di Assise di Monza presieduta da Giuseppe Airò un’istanza perché la donna ottenga gli arresti domiciliari.

La richiesta è stata notificata dalla Procura ai difensori di parte civile al processo, che rappresentano da una parte i tre figli di Paolo Vivacqua e Germania Biondo e dall’altra parte la convivente del “rotamat” perché possono interloquire sull’istanza dando parere favorevole o contrario.

La decisione spetta però alla Corte di Assise di Monza, che risponderà nei prossimi giorni.

Igiudici dovranno motivare la loro decisione, così come hanno fatto quando hanno negato gli arresti domiciliari a Salvino La Rocca ritenendo che sussistono elementi che "portano a ritenere che la sua pericolosità sia concreta ed attuale" tanto da non potersi pensare di contenerla "con misure meno afflittive" del carcere, mentre la difesa di La Rocca riteneva che fosse superata l’esigenza cautelare del carcere.

Per la richiesta di scarcerazione e concessione degli arresti domiciliari presentata da Salvino La Rocca, la pm Donata Costa aveva dato parere contrario.