Omicidio a Desio, uomo accoltellato trovato riverso in una corte in via Matteotti: fermato presunto assassino

La vittima è un romeno colpito alla gola da un altro straniero, che è stato fermato. Nella stessa via, lo scorso Capodanno, fu ferito a coltellate un ragazzo italiano di 26 anni

Il luogo del delitto

Il luogo del delitto

Omicidio a Desio. Un uomo di nazionalità romena è stato trovato questa mattina riverso a terra, sul ballatoio, al primo piano di una vecchia corte in pieno centro, in una pozza di sangue. Fermato il presunto assassino: sarebbe un cubato preso in custodia dai carabinieri.

La vittima è stata colpita da diverse coltellate alle gola da un altro uomo che si è accanito contro di lui: “Lo prendeva a calci anche dopo averlo ripetutamente accoltellato”, avrebbe detto un testimone poco dopo ad alcuni passanti.

È successo in via Matteotti, nella stessa corte quanto mai “calda”, dove nella notte di Capodanno del 2022 fu ferito a coltellate, in maniera grave, un ragazzo italiano di 26 anni.

Sul posto, appena ricevuta la segnalazione, intorno alle 9.30, si sono recati immediatamente, con tutte le pattuglie disponibili, i carabinieri della compagnia di Desio, a ruota quelli della Scientifica. In supporto è arrivata anche la polizia locale. L'aggressore, anche lui straniero, sarebbe stato fermato poco dopo nei pressi della vicina piazza Conciliazione, vestita a festa per il Palio programmato per il pomeriggio.

Le indagini sono in pieno corso. È caccia anche all'arma utilizzata per compiere il delitto. Sul posto si sono recati immediatamente anche il sindaco Simone Gargiulo e il vicesindaco Andrea Villa: “Sappiamo solo del ritrovamento di una vittima, per il resto aspettiamo anche noi informazioni”, il primo commento.

Alcuni residenti nella zona racconta di aver visto carabinieri e ambulanze, sempre nei pressi della corte, anche venerdì pomeriggio. “Qui ci sono risse e aggressioni a ripetizione – aveva raccontato un giovane desiano che abita alcune decine di metri prima – prima o poi succede qualcosa di grave”. Come puntualmente è avvenuto, in un edificio vecchio e degradato abitato da decine di persone straniere, soprattutto romeni e nordafricani.