ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Nuove generazioni. Dall’arte alla musica. L’emergenza “casa“ delle associazioni

A Monza ci sono diverse realtà culturali che puntano all’aggregazione "Ma mancano spazi liberi, anche da condividere. Gli affitti sono da capogiro". E alcuni gruppi sono costretti ad alzare bandiera bianca per mancanza di fondi.

Nuove generazioni. Dall’arte alla musica. L’emergenza “casa“ delle associazioni

Nuove generazioni. Dall’arte alla musica. L’emergenza “casa“ delle associazioni

Una grande energia giovanile, ma con pochi spazi a disposizione. In estrema sintesi è questo lo scenario per i giovani oggi a Monza. E per le 8 associazioni giovanili culturali più attive in città: Parafrisando e Amatea in ambito teatrale, Sugarino project in ambito musicale, Mille Gru nella poesia, Keats nella promozione sociale e Arci Scuotivento e Brianza Art Network in senso culturale a 360 gradi. Fino a poco tempo fa anche Ripethub (con sede al centro civico Liberthub) è stata una realtà giovanile prolifica, ma "ora si sta andando a sciogliere per mancanza di liquidità con cui sostenere le iniziative", spiega Vittoria Mascellaro, collaboratrice dell’associazione, che ha ideato la mostra in Villa Reale di opere d’arte realizzate con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. "La mostra in quel caso – racconta – è stata realizzata col sostegno dell’assessora alla Cultura Arianna Bettin che ci diede credito. Per fare sì che le associazioni culturali possano andare avanti occorre dare fondi e spazi, come in quel caso". Gli spazi sono il vero problema.

"A Monza manca un luogo di riferimento per esibirsi – osserva Shawn Guidi, uno dei due fondatori di Brianza Art Network, collettivo che organizza eventi per artisti di ogni genere (concerti, mostre fotografiche, poetry slam) –. Questo è un problema storico di una città che non presenta ai giovani alternative al pub per passare una serata". Il luogo che mediamente ospita più eventi giovanili è il teatro Binario 7, nei limiti della disponibilità. "Noi abbiamo una predilezione per il Binario 7, anche se è difficile trovare le date – spiega Francesca Montanari, pr di Parafrisando –, così ci esibiamo molto anche al teatro Triante. Siamo una compagnia nata nel 2008 da studenti del Frisi, che poi si è estesa ad attori anche di altre provenienze. Oggi siamo una ventina di ragazzi tra i 20 e i 35 anni. Negli ultimi anni i teatri si sono ridotti a Monza, ma siamo fiduciosi che il tavolo delle associazioni aperto dal Comune porti a delle novità". Concetto, quest’ultimo, che sottolineano anche da Arci Scuotivento: "Bene il tavolo delle associazioni, perché è importante far emergere i problemi e fare rete – sottolinea la presidente, Margherita Motta –. Noi ora siamo allo Spazio Rosmini insieme ad altre associazioni. A Monza per stare in proprio c’è il problema dei costi: gli affitti sono cari. C’è bisogno di più luoghi in cui trovarsi senza logica commerciale". Riesce ad ovviare, in parte, a questo problema, chi con le proprie attività, si reca nei luoghi degli altri. È questo il caso di Keats, associazione di 8 pedagogiste e ricercatrici under 30 (fondata da Elena Mauri) che danno vita a progetti nelle scuole per bambini, adolescenti, genitori e insegnanti, facendo laboratori di musica, arte, pittura, teatro, e studiandone gli esiti a livello scientifico: laddove non arrivano gli spazi fisici, arriva comunque la voglia di cambiare il mondo dei giovani.