di Dario Crippa
Aggressione venerdì mattina all’alba su un autobus, un autista salvato solo dalla presenza delle paratie di protezione della cabina.
Erano le 6.30 di venerdì quando un autobus di linea diretto da Monza verso per Cologno Monzese, transitando per Monza, si è fermato come previsto in piazza Castello, davanti al teatro Binario 7.
"Il pullman era molto pieno - racconta Salvatore Russo, l’autista, ex consigliere comunale di Monza e nel direttivo cittadino della Lega - Un passeggero italiano voleva a tutti i costi scendere dalla porta davanti invece che da quella preposta: visto che l’autobus era affollato, l’ho lasciato fare ma gli ho comunque ricordato che in futuro avrebbe dovuto fare attenzione".
Non lo avesse mai detto.
Il passeggero, dopo essere sceso, è risalito urlando parolacce e cercando di aggredirlo.
"Ti ammazzo, scendi che ti prendo a pugni!".
L’autista sconcertato è ovviamente rimasto dietro la paratia e non appena è stato possibile ha ripreso la corsa. Ma ora si sfoga. "Viviamo in trincea - spiega - non c’è sicurezza né per gli altri passeggeri né per noi autisti. Le aggressioni verbali sono quotidiane, viviamo sotto pressione continua". Denunce? "Le facciamo solo in caso di aggressione fisica, ma per fortuna accade più di rado al contrario delle intimidazioni verbali.
Io stesso non ho presentato denuncia per questo ultimo episodio, ci avrei soltanto rimesso tempo e avrei rischiato grosso se soltanto avessi chiesto i documenti o i biglietti a un passeggero così aggressivo.
Conto che la battaglia che sta portando avanti il capogruppo regionale della Lega Alessandro Corbetta per la sicurezza sui mezzi pubblici possa fare passi avanti, anche il ministro Matteo Salvini deve sapere che abbiamo un contratto da fame economicamente e che non ci tutela… abbiamo paura a fare il nostro lavoro".
Di una cosa Russo è sicuro: "La sicurezza non può essere affidata a noi autisti o ai controllori, rischiamo di finire in ospedale ogni volta che ci azzardiamo a farla rispettare e di venire addirittura aggrediti mentre stiamo guidando mettendo in pericolo l’incolumità dei passeggeri e degli altri utenti della strada".