REDAZIONE MONZA BRIANZA

Niente bancarelle nei quartieri. Richieste solo per i fiori al cimitero

A Seregno, gli ambulanti preferiscono vendere fiori al cimitero piuttosto che generi alimentari nei quartieri. L'Amministrazione comunale delusa dall'assenza di domande per posteggi isolati.

Sono state presentate domande solo per vendere fiori al cimitero, dove il periodo dal 27 ottobre al 2 novembre è più redditizio

Sono state presentate domande solo per vendere fiori al cimitero, dove il periodo dal 27 ottobre al 2 novembre è più redditizio

Vendere generi alimentari ai residenti dei diversi quartieri? No, grazie: a Seregno il business si fa coi morti. Meglio vendere i fiori al cimitero. Così hanno risposto i commercianti ambulanti all’Amministrazione comunale di fronte al tentativo di assegnare posteggi isolati per il commercio su area pubblica. Il dato è piuttosto eloquente: quattro posti a disposizione nei quartieri e due davanti al cimitero. Hanno presentato ldomanda solo gli ambulanti che vendono fiori. Non una bella notizia per l’Amministrazione comunale, che da tempo sta promuovendo l’idea del mercato diffuso in tutti i quartieri della città. Il mercato di riferimento, naturalmente, resta quello del sabato in piazza Linate a due passi dalla stazione ferroviaria. Negli anni, tuttavia, il Comune aveva previsto di portare alcune bancarelle nei quartieri per fornire servizi essenziali, soprattutto generi alimentari, nei quartieri dove l’attività commerciale è meno sviluppata e dove, tuttavia, non tutti hanno la possibilità di spostarsi con la macchina. L’idea era stata introdotta quando la Giunta, andando incontro alla richiesta degli ambulanti, aveva deciso di sopprimere il mercato nel quartiere periferico del Ceredo per spostarlo in quello molto più appetibile di Santa Valeria.

Di certo vendere fiori al cimitero dal 27 ottobre al 2 novembre è redditizio. E gli ambulanti hanno presentato la domanda per sfruttare l’occasione per quella settimana in cui si spostano migliaia di seregnesi. Zero domande, invece, per vendere salumi e formaggi nel quartiere del Lazzaretto e in quello di San Carlo, ma si è registrato un risultato identico anche per il più popolato quartiere di Sant’Ambrogio (dov’era disponibile anche un posto per articoli per la casa).

G.G.