VERONICA TODARO
Cronaca

Il Banco Alimentare lancia l’allarme da Muggiò: “Il magazzino si sta svuotando, aiutateci”

Le donazioni sono in calo, ma le richieste aumentano: mancano i generi alimentari di prima necessità. E con la fine della scuola molti minori non avranno più l’unico pasto garantito

Sos del Banco Alimentare: "Gli scaffali sono vuoti"

Sos del Banco Alimentare: "Gli scaffali sono vuoti"

Muggiò (Monza e Brianza) – Il Banco Alimentare della Lombardia lancia l’allarme: "Stiamo affrontando una situazione difficile e complessa, gli scaffali del nostro magazzino si stanno svuotando, mancano specialmente i generi alimentari di prima necessità", dichiara Dario Boggio Marzet, presidente di Banco Alimentare della Lombardia.

Il magazzino a cui fa riferimento è quello di via Papa Giovanni XXXIII alla Taccona dove il cibo inizia a scarseggiare e con la chiusura delle scuole la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare. Nel 2023 il Banco Alimentare della Lombardia ha assistito 213.589 persone (+6% rispetto al 2022) e per il 2024 i numeri si fanno più severi: aumentano le richieste di aiuto a causa del reddito insufficiente o della mancanza di occupazione. Questo è quanto emerge dalle rilevazioni condotte sulle 1.127 strutture caritative convenzionate che dichiarano che circa il 70% degli assistiti è rappresentato dai cosiddetti “working poor".

"Questi dati evidenziano le difficoltà di tanti che non riescono più a far fronte alla crescita esponenziale del costo della vita. Il reddito da lavoro rischia di non essere più un argine al disagio economico" commenta il presidente. In dieci anni, secondo l’ultimo rilevamento Istat, in Italia l’incidenza di povertà tra gli occupati è aumentata di 2,7 punti passando dal 4,9 nel 2014 al 7,6 nel 2023. Inoltre, si registra un importante calo degli approvvigionamenti, -25% rispetto allo scorso anno, per la concomitanza di due fattori contingenti: la diminuzione delle eccedenze dall’industria, a causa della razionalizzazione della produzione, e gli inattesi ritardi delle consegne degli alimenti acquistati con i fondi stanziati dalle Autorità europee e da quelle nazionali di aiuto agli indigenti.

"Chiediamo alle Istituzioni e al Governo un immediato intervento che possa sbloccare la situazione, ripristinando la fornitura di alimenti, per continuare a sostenere le persone in povertà alimentare. Con l’imminente chiusura delle scuole le condizioni non possono che peggiorare, poiché a tanti minori verrà meno l’unico pasto garantito della giornata, complicando la già delicata situazione economica di molte famiglie in Lombardia. Per evitare ulteriori disagi, rivolgiamo un accorato appello anche alle aziende, a cui chiediamo di incrementare la donazione di alimenti da far arrivare sulla tavola dei 213.589 assistiti", conclude Dario Boggio Marzet.