Operaio morto sul lavoro, una colletta per la famiglia di Diouf Saliou

Le Rsu di molte aziende brianzole hanno già avviato una raccolta fondi da destinare alla vedova e ai 4 figli

Incidente a Bellusco

Incidente a Bellusco

Bellusco (Monza e Brianza), 2 marzo 2020 - Un’assemblea nel nome di Diouf Saliou. E una colletta allargata a tutta la Brianza per la famiglia. E’ l’azienda stessa ad avere chiesto l’appuntamento a lavoratori e sindacati per oggi. Alla Zincol di Bellusco è il momento del lutto e delle spiegazioni. L’incontro è cominciato alle 9. Sullo sfondo, la tragedia che sabato mattina ha strappato alla moglie e ai quattro figli l’operaio 44enne di origini senegalesi, precipitato da un carroponte a 15 metri d’altezza mentre era intento a pulire un forno. Un’operazione di routine nella zincheria, dove, però, qualcosa, stavolta, è andato storto. Sul caso indagano Ats e carabinieri, a loro il compito di spiegare perché il metalmeccanico sia precipitato perdendo la vita. Colleghi, amici, sindacati e datore di lavoro si stringono attorno ai parenti per commemorare l’uomo, il dipendente, il compagno di tante battaglie. "Diouf era candidato alle elezioni per il rinnovo dell’Rsu - ricorda Pietro Occhiuto, segretario della Fiom-Cgil, alla quale la vittima era iscritto da anni -. Credeva nei nostri valori. Faremo di tutto perché non diventi un numero in una statistica".

53 morti, 43mila denunce . Non è il coronavirus, ma le vittime del lavoro da gennaio, in Italia. L’operaio della Zincol è il primo in Brianza del 2020. "Dati inaccettabili" per il segretario. La fotografia di Inail evidenzia che mentre diminuiscono le denunce di infortunio, - 3% in un mese - aumentano le croci: nello stesso periodo del 2019 i caduti erano stati 44, adesso sono il 18,2% in più. "Se fosse anche uno solo sarebbe sempre troppo – aggiunge Occhiuto -. L’ho detto e lo ripeto: siamo di fronte a una strage e dobbiamo fare di tutto perché finisca. Servono risorse e investimenti. Non possiamo più permetterci questa conta disumana".

Per sostenere la famiglia Saliou le Rsu di molte aziende brianzole hanno già avviato una raccolta fondi da destinare alla vedova e ai ragazzi. E’ nato tutto sabato con un passaparola che in poche ore, dopo la notizia dell’incidente, ha fatto il giro della provincia. "Vogliamo aiutarli non solo a parole", spiegano i colleghi dell’operaio alla Zincol da 20 anni. Non è la prima volta. La lista dei lutti nel Vimercatese è lunga. Tra poco più di un mese sarà l’anniversario della scomparsa di Gabriele Di Guida, il capo-reparto 25enne di Cavenago morto alla Silfa Metal Packaging di Sulbiate ad aprile 2019. E prima di lui, sempre a Bellusco, era stata la volta di Antonio Limonta, il figlio della titolare della Fratelli Misani finito sotto una taglia-laser a 42 anni. E prima ancora, nel 2018, c’era stato Marco Santamaria, il tecnico di Burago quarantenne con due figlioletti in tenera età asfissiato alla Lamina di Milano con altri tre colleghi. Il caso aveva riacceso i riflettori sul fenomeno "ma la scia di sangue non si è mai fermata. Siamo qui a piangere un’altra vittima", ripete il segretario. «Bilanci strazianti da azzerare", chiedono i familiari toccati in prima persona, ogni volta che succede per loro è come rigirare il coltello nella piaga.