Bellusco, cade in un forno spento: muore operaio 44enne

Tragico incidente sul lavoro in una ditta per la lavorazione dei metalli

Ambulanza e carabinieri

Ambulanza e carabinieri

Monza, 29 febbraio 2020 - Tragico incidente sul lavoro: un operaio di 44 anni è morto in una ditta per la lavorazione dei metalli a Bellusco, in provincia di Monza. Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 5 l'uomo è caduto in un forno spento. Ancora da chiarire l'esatta dinamica. Sul posto sono subito arrivati Carabinieri e 118, ma il personale del soccorso ha solo potuto constatare il decesso del 44enne.

“Così una mattina ci si sveglia per andare al lavoro, si compiono gesti automatici che compongono abitudini e rituali quotidiani. A volte per la fretta, non facciamo neanche attenzione a salutare con affetto la nostra famiglia, i nostri affetti. Tanto li rivedremo questa sera. Ci aspetteranno nel calore di casa, quel luogo che è una conquista quotidiana fatta di fatica e sudore, una conquista di contratti strappati a fatica, di stipendi a volte risicati, a volte violati nella dignità di un diritto che dovrebbe essere indiscutibile e per tutti. E invece quel giorno qualcosa non funziona come deve. Un rischio non valutato correttamente, un movimento sbagliato, un automatismo di troppo dettato dalle nostre abitudini, ti strappano per sempre da quella corsa per la conquista della quotidianità e la felicità”, sono le parole di Giulio Fossati, segretario della Cgil di Monza e Brianza, dopo aver appreso la notizia della tragedia.

“Ancora una volta la fine del mese di febbraio, come l’anno scorso – continua Fossati –, segna l’inizio di una conta spietata che rappresenta il nostro mondo del lavoro e la nostra percezione della sicurezza sul lavoro. Oggi contiamo il primo morto sul luogo di lavoro nella nostra Provincia e pretendiamo che la conta si fermi qui. Uno è già troppo!”. “Questa volta è accaduto a Bellusco, il nostro compagno di lavoro aveva 44 anni, ancora una caduta dall’alto e ancora un metalmeccanico. Dobbiamo agire tutti insieme per fare in modo che questi eventi non si ripetano più, ognuno deve fare la sua parte, datori di lavoro, lavoratori, enti ispettivi e la scuola”, conclude Fossati. Prevenzione e formazione sono le cose su cui bisogna investire con urgenza.