Le politiche sul turismo a Monza da qualche tempo hanno preso un nuovo corso, che vede però le riserve della minoranza di centrodestra, in particolare dell’ex assessore al Turismo, ora consigliere comunale nelle file di Forza Italia, Massimiliano Longo.
Durante l’ultimo Consiglio comunale di lunedì, Longo ha espresso profondo scetticismo per il cambiamento del logo di “Monza turismo“, ora non più rappresentato dalla Corona Ferrea della Regina Teodolinda, ma da un punto rosso, contraddistinto da un M interna contornata da un cerchio di parole. "Non capisco cosa rappresenti questo cerchio – polemizza il consigliere –. È un punto rosso anonimo, che non rappresenta la città. Monza non è né Roma, né Firenze, né Venezia: non si può considerare una città consolidata dal punto di vista turistico. Per attrarre deve esporre un suo simbolo che susciti curiosità". Poi una seconda osservazione: "Ho notato manifesti pubblicitari turistici all’interno della città. Ma per quale ragione? Forse per farsi pubblicità da soli? I manifesti vanno apposti al di fuori della città, per farsi conoscere a livello nazionale e all’estero".
"Sono stato io prima di Expo a ideare il simbolo della Corona ferrea per Monza turismo – risponde l’assessore al Turismo Carlo Abbà –. In questi 10 anni abbiamo triplicato i visitatori. Ora è il momento di cambiare, bisogna ammodernarsi. Monza si può permettere un passo di questo tipo. Il senso è: vieni a scoprire la città dal tuo punto di vista. Non solo arte, ma anche sport, verde, shopping". Infine sulla questione cartelli pubblicitari: "Abbiamo voluto far conoscere il rinnovamento anche ai cittadini con qualche cartellone che abbiamo affisso, utili anche per i turisti stranieri. Non è vero che siano stati posti solo in città, a marzo sono stati affissi anche nelle principali fermate metro milanesi: con Milano lavoriamo sempre più in un’ottica di collaborazione".
Alessandro Salemi