DARIO CRIPPA
Cronaca

Monza, nell’inferno dell’incendio di via Bramante: “Ci siamo salvati da soli, e siamo corsi dagli anziani”

I ragazzi della casa popolare divorata dalle fiamme: “Gli operai del cantiere sono stati bravissimi a venire a chiamare tutti”. La denuncia: “L’estintore aveva la leva incastrata, bisogna fare manutenzione. Servono a ogni piano”

Il cortile del caseggiato di via Bramante da Urbino 45 bruciato dalle fiamme

Il cortile del caseggiato di via Bramante da Urbino 45 bruciato dalle fiamme

Monza, 19 luglio 2025 – “Ci hanno salvato gli operai del cantiere. E un po’ ci siamo salvati da soli!”. Se la sono vista brutta giovedì pomeriggio gli abitanti della casa popolare di via Bramante da Urbino 45, al quartiere San Donato. “Un incendio pauroso, c’era fumo dappertutto, l’aria irrespirabile… gli operai hanno cominciato a chiamarci a gran voce e ci hanno fatti scendere utilizzando i ponteggi del cantiere, visto che le scale erano inagibili e il fumo continuava a salire”. 

Approfondisci:

Fiamme nelle case di via Bramante. Cinquanta residenti evacuati

Fiamme nelle case di via Bramante. Cinquanta residenti evacuati

Zona San Donato 

Il cantiere è quello da 15 milioni per l’efficientamento energetico in corso in via Bramante da Urbino (tre palazzi, uno Aler e 2 comunali) . La paura è quella dei suoi abitanti, una cinquantina. Quando sono partite le fiamme gli abitanti sorpresi dal fumo sono usciti mezzi nudi, alcuni in ciabatte mentre si avvertivano le piccole esplosioni provocate dal fuoco. “Per fortuna c’erano i lavori, perché passare dalle scale era impossibile”. 

Diverse le persone che sono dovute ricorrere alle cure dei sanitari per il fumo inalato
Diverse le persone che sono dovute ricorrere alle cure dei sanitari per il fumo inalato

“Bruciava tutto” 

“Bruciava tutto, anche la luce scottava”. Tante vite in gioco e alcuni ragazzi che forse non sanno di essere eroi. Come Rida, marocchino, 19 anni, fresco di esame di maturità. O Youness, 18 anni, italo-marocchino, impegnato come volontario col servizio civile, tunica bianca tradizionale e le idee già molto chiare (“dall’esame di maturità sono uscito con 92 e mi sono iscritto alla Facolta di Scienze politiche a Milano”). Oppure Jordan, peruviano, 22 anni, che mentre cerca lavoro sta seguendo un corso per diventare operatore sociale, e l’altro giorno è stato uno dei più attivi nei soccorsi. Di corsa avanti e indietro per le scale ad avvisare tutti e a dare una mano. “Io ho provato con un secchio d’acqua ma ho dovuto buttarlo alla cieca perché non si vedeva niente” racconta Jordan. Tanti anziani erano intrappolati ed è stato necessario andare a prenderli casa per casa. “Al settimo piano erano in panico”. C’erano anche alcuni disabili.  

Le fiamme, da un appartamento in ristrutturazione, si sono propagate alla facciata
Le fiamme, da un appartamento in ristrutturazione, si sono propagate alla facciata

Pomeriggio da incubo 

“Una vicina aveva la madre allettata”. “Mia madre ha un tumore e mio fratello è autistico, per fortuna almeno lui non era in casa altrimenti non so come sarei riuscito a prenderli tutti e due”. Un pomeriggio da incubo. “È partito tutto alle 14.20 al terzo piano della Scala A (28 appartamenti, ndr): la mia casa è sullo stesso ballatoio – spiega Jordan –. A questo punto voglio seguire un corso per imparare cosa fare in caso di incendio. L’estintore era impossibile da utilizzare, chissà da quanto tempo non facevano la manutenzione: la leva era incastrata. Ed è uno scandalo che non ce ne sia uno in ogni piano di un edificio come questo”. 

"Il nostro grazie ai pompieri” 

Intanto erano arrivati anche i vigili del fuoco. E le ambulanze (sette persone sono state portate al pronto soccorso perché avevano respirato i fumi, “una era una delle più attive nei soccorsi!”). Ora ci sono indagini in corso per chiarire le cause dell’incendio. “Siamo contentissimi dei lavori nelle case popolari, sempre un po’ abbandonate - riflette Youness -, però bisogna fare attenzione. È già la seconda volta in due anni che dal cantiere parte una scintilla e si innesca un incendio, anche se mai come questo”. Il giorno dell’incendio sono state evacuate una cinquantina di persone, 24 hanno pernottato nella palestra della scuola primaria Dante. E dopo le verifiche e le perizie gli appartamenti inagibili sono rimasti 6.