Monza, espulso spacciatore recidivo: nel 2005 il primo rinnovo come minore non accompagnato. Poi una serie di reati

Per sfuggire all’arresto nel 2012 aveva danneggiato l’auto degli operatori e tentato di investirli

Polizia in azione

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Monza, 17 maggio 2023 – Lo spacciatore recidivo sarà espulso. Nella giornata di martedì 16 il Questore della Provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha disposto l’accompagnamento al CPR di Bari di un cittadino marocchino irregolare sul territorio nazionale responsabile di spaccio di sostanze stupefacenti. Il cittadino marocchino, trentaduenne, aveva ottenuto il primo permesso di soggiorno nel 2005 come minore straniero non accompagnato e lo aveva rinnovato fino al 2012 per poi disinteressarsi dell’ulteriore rinnovo.

Nello stesso anno, infatti, sebbene avesse avuto l’opportunità di integrarsi sul territorio nazionale, si dedicava allo spaccio di sostanze stupefacenti. Era stato arrestato a Vigevano dove, per sfuggire, aveva danneggiato l’auto degli operatori tentando di investirli, provocando loro lesioni. Sottoposto prima alla custodia cautelare in carcere e poi agli arresti domiciliari, appena scaduta la misura, era stato nuovamente arrestato perché trovato in possesso di 3 chili di cocaina e 3 chili di eroina.

Dopo aver scontato sei mesi in carcere e cinque mesi agli arresti domiciliari, era stato sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Rozzano e all’affidamento in prova ai servizi sociali.

Misura che tuttavia aveva violato, per cui era finito nuovamente in carcere, ma a San Vittore. Scarcerato nel 2019, era stato espulso dall’Italia e accompagnato alla frontiera, ma era riuscito a rientrare clandestinamente nel 2021 quando era stato arrestato anche per scontare la pena residua inflittagli per i reati commessi. Dopo un periodo di carcerazione gli erano stati di nuovo concessi gli arresti domiciliari, terminati nella giornata del 16 maggio, quando lo straniero è stato accompagnato all’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza.

Qui il Questore ha decretato la sua espulsione dal territorio, disponendone l’accompagnamento al CPR di Bari dove, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sarà trattenuto per il tempo necessario al definitivo allontanamento dal territorio nazionale.