
Per ora sono dieci i comuni delle provincia che hanno patrocinato l’evento. Oltre a Monza ci sono Bellusco, Bernareggio, Cesano Maderno, Cavenago Brianza, Seregno, Triuggio, Usmate Velate, Vimercate.
A sorpresa anche Arcore, guidato da una giunta di centrodestra.
"Abbiamo chiesto a tutti i 55 comuni della provincia il patrocinio – spiega Oscar Innaurato di Boa –. Ad oggi l’abbiamo ottenuto solo da 10 e con immensa sorpresa c’è anche un comune guidato dal centrodestra. I comuni che hanno dato il patrocinio hanno anche sottoscritto una nostra precisa richiesta di intenti a favore della comunità arcobaleno".
Nel documento Rete Brianza Pride chiedeva agli amministratori una serie di impegni: approvare la Rete Re.a.dy, la rete italiana delle regioni province autonome ed enti locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere; organizzare eventi educativi e culturali sul tema anche durante l’anno; riorganizzare le modalità di smistamento dei cittadini durante le votazioni con attenzione alle persone che stanno affrontando un percorso di transizione; formare il personale degli uffici pubblici in tema di comunità Lgbtqia+.
"Siamo molto felici della riposta positiva di Monza e del comune di Arcore. Per la prima volta risparmieremo sul mazzo di fiori. Nelle passate edizioni il sindaco Dario Allevi ci ha sempre negato il patrocinio e noi ringraziavamo, anche per i mancati incontri richiesti, consegnandogli personalmente un mazzo di fiori".
B.Api.