A.S.
Cronaca

Mistero in Villa. I Templari spariti dalla Cappella Reale di Monza

Sospeso l’incarico ai guardiani del tempietto. Un’iniziativa lanciata dopo trent’anni di chiusura.

I volontari dell’associazione di promozione sociale Templari Oggi davanti alla Cappella della Villa Reale

I volontari dell’associazione di promozione sociale Templari Oggi davanti alla Cappella della Villa Reale

Monza – "La festa appena cominciata è già finita", recita una delle più belle canzoni di Sergio Endrigo. E tale strofa verrebbe da intonare pensando a come sia possibile che i Templari, dopo avere inaugurato solo un mese e mezzo fa la riapertura della Cappella Reale - dopo più di trent’anni dalla chiusura - prendendosene la custodia a carico, già ora non si vedano più davanti al prezioso luogo religioso con le loro sfolgoranti vesti bianche.

Il motivo però non è la fine di una storia d’amore, come nella canzone, ma in un inizio che non c’è ancora effettivamente stato, e che ora va meglio stabilito. "C’è un rapporto sospeso perché sono necessari alcuni passaggi – spiega il direttore del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, Bartolomeo Corsini –, dobbiamo avere delle certezze di ordine culturale, economico ed organizzativo. Dopodiché la collaborazione potrà riprendere, con un periodo di prova di sei mesi in cui i volontari dell’associazione Templari potranno svolgere il ruolo di custodia della Cappella Reale negli orari di apertura previsti per i sabati e le domeniche". "Si tratterà semplicemente di un tempo di collaudo, una sorta di periodo di prova", chiarisce ancora Corsini.

La Cappella di Corte della Villa Reale aveva riaperto in concomitanza con la rassegna di settembre di “Ville Aperte in Brianza”, e da allora a prendersene cura per qualche settimana, prima della sospensione dall’incarico, sono stati i volontari dell’associazione di promozione sociale Templari Oggi, qualcosa di più di una semplice realtà associativa, ma un’organizzazione che in linea diretta si propone come erede dell’ordine cavalleresco che ha difeso la religione cristiana e i propri fedeli dal Medioevo, e che ora è riconosciuta dal Vaticano.

L’idea è stata di Federico Romani, presidente del Consiglio regionale della Lombardia, che quando ha ricevuto dai Templari la disponibilità a presidiare delle chiese storiche lombarde in maniera gratuita e volontaria, non ci ha pensato due volte, individuando la settecentesca cappella monzese. L’associazione cattolica si impegna a livello internazionale a presidiare le innumerevoli chiese abbandonate, oltre a fare un’intensa attività culturale.