Ha riaperto per non chiudere più. E venire custodita da uno degli ordini cavallereschi più antichi e prestigiosi di sempre, quello dei Templari. La Cappella di Corte della Villa Reale, dopo oltre trent’anni di chiusura, da due settimane a questa parte - da quando cioè è iniziata la rassegna Ville aperte - è tornata ad essere luogo accessibile e di preghiera, attraendo moltissimi turisti.
A prendersene cura sono i volontari dell’associazione di promozione sociale “Templari Oggi“, qualcosa di più di una semplice realtà associativa, ma un’organizzazione che in linea diretta si fa erede dell’ordine cavalleresco che ha difeso la religione cristiana e i propri fedeli per secoli, dal Medioevo, e che viene riconosciuta dal Vaticano (la sua sede centrale è in un palazzo vaticano a Roma, in corso di Porta Angelica). Così fuori dalla Cappella Reale, inserita nel perimetro sinistro della Villa a sbocco sul grande cortile esterno, non bisogna sorprendersi se nel weekend si incrociano uomini in divisa bianca con una grande croce rossa in mezzo, che con portamento fiero presidiano ambo i lati dei due ingressi della chiesa. L’idea è stata di Federico Romani, presidente del Consiglio regionale della Lombardia, che quando ha ricevuto dai Templari l’offerta di presidiare delle chiese storiche lombarde in maniera del tutto gratuita e volontaria, non ha pensato due volte alla settecentesca Cappella monzese, anche grazie al beneplacito del direttore del Consorzio Parco e Villa Reale Bartolomeo Corsini.
"Ho sostenuto con forza e con convinzione questo progetto – sottolinea Romani – perché visitare la Cappella di Corte significa fare un viaggio nella storia e nelle radici cristiane della nostra comunità. Lavoriamo con associazioni e Consorzio per incrementare l’offerta culturale della Reggia". Per parte loro, i cavalieri Templari si impegnano a livello internazionale a presidiare le innumerevoli chiese abbandonate, mantenendole con decoro ed aprendole ai visitatori, e facendo attività culturale e di preghiera per promuovere i valori della cavalleria, la difesa della fede cattolica e gli studi storici. A Monza, grazie al loro presidio, la Cappella Reale sarà aperta ogni sabato e domenica, e nei giorni festivi, dalle 10.30 alle 18.30. "Per ogni intera giornata saranno impegnati una decina di volontari – chiarisce Giancarlo Restivo, cavaliere Templare di Desio – provenienti dalla Lombardia perlopiù, ma può succedere anche da altre Regioni. Grazie alla convenzione che abbiamo firmato garantiamo continuità all’apertura. Lo facciamo per pura fede e spirito caritativo, e senza alcun fine diverso da questo".
"A noi ha molto colpito – prosegue – che all’interno della Cappella ci sia un quadro di San Bernando, fondatore dell’ordine dei Templari, e che sia intitolata a Maria Immacolata, a cui anche l’ordine Templare è consacrato". Dato il particolare valore dell’iniziativa, a fare visita a Monza è stato anche il presidente internazionale dei Templari, Mauro Giorgio Ferretti.
"Gli unici Templari cattolici, e non massoni, rimasti oggi siamo noi – spiega il presidente –. Il Papa è il nostro capo, e siamo in tutto il mondo, anche negli Stati Uniti e in Brasile ad esempio. Anche i ragazzi, che ci conoscono dai social, si dimostrano affascinati dalla nostra storia e dai nostri valori: lealtà, pietà, fratellanza, amore volontario".